Una Task force dell’Ispettorato e Droni nei campi, questa la proposta di Tridico per combattere il caporalato
In audizione alla Camera il presidente dell'Istituto di previdenza ha specificato che "la situazione è drammatica" e che è un problema "di criminalità organizzata, non solo di lavoro irregolare"
Droni e una task force per arginare l’annoso problema del caporalato in agricoltura. È la proposta del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in audizione alla Camera.
“Propongo la creazione di una task force di ispettori Inps che collaborino con forze dell’ordine e magistratura” ma anche “un utilizzo maggiore di strumenti tecnologici come i droni per fare controlli più precisi su appezzamenti e loro redditività”, ha evidenziato il neopresidente dell’Istituto di previdenza sociale, specificando che “la situazione è drammatica” e che il caporalato è un problema “di criminalità organizzata, non solo di lavoro irregolare”.
Il numero uno dell’Inps parla di una situazione drammatica anche parlando delle cifre. Nel biennio 2016-2018 sono stati accertati dall’Inps “93.700 rapporti di lavoro fittizi in agricoltura”, ha detto aggiungendo che si tratta di “numeri impressionanti che si concentrano al Sud ma non solo” visto che dal 2011 “c’è un aumento del fenomeno molto forte anche al Centro e al Nord, ma soprattutto una forte correlazione tra tasso di criminalità e caporalato”.
Poi sottolinea anche che la legge varata nel 2016 contro il fenomeno caporalato “ha avanzato una proposta normativa abbastanza efficace che va nella direzione della risoluzione del problema, ma abbiamo anche scoperto di avere un fenomeno di caporalato maggiore di quanto pensassimo prima”.
Questa sottovalutazione del problema ha solo peggiorato la situazione, infatti Tridico aggiunge che in questo momento “non abbiamo il controllo del territorio in agricoltura, perché evidentemente c’è una scarsità di risorse importante e gli ispettori attualmente non riescono a essere presenti, anche perchè c’è stata anche una loro forte riduzione”.
Anche il segretario della UILA Stefano Mantegazza, in merito al tema della lotta al caporalato seguendo questa modalità, sottolinea il valore positivo della scelta: “Ci sembra una scelta valida e da condividere, a maggior ragione se, come da sempre chiede il sindacato, tutte le istituzioni pubbliche coinvolte, Inps, Agea, Inail e Ismea, troveranno il modo di mettere in comune le loro banche dati, anche insieme all’uso dei droni, nella lotta contro i caporali. Resta ferma la necessità” prosegue il segretario generale “che continuiamo a riaffermare ad alta voce, di una piena applicazione della legge 199 e dell’avvio delle reti territoriali del lavoro agricolo per realizzare una gestione attiva dell’incontro domanda-offerta di lavoro, l’unica vera alternativa ai caporali”.
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