Ultimi chiarimenti sul nuovo regime agevolativo impatriati 2025
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Il 12 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito al nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati, come stabilito dall’articolo 5 del decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209. Queste precisazioni si inseriscono nel quadro delle misure fiscali volte ad attrarre talenti e professionisti altamente qualificati in Italia.
Le Risposte agli Interpelli dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia ha risposto a diversi interpelli, fornendo dettagli cruciali per l’applicazione delle nuove agevolazioni fiscali:
- Risposta n. 70 del 12/03/2025 – Soggetto estero che si trasferisce per la prima volta in Italia
Un soggetto estero che si trasferisce per la prima volta in Italia per svolgere un’attività lavorativa può accedere ai benefici fiscali previsti dal regime agevolato, purché soddisfi determinati requisiti, tra cui la residenza fiscale all’estero nei periodi d’imposta precedenti e l’avvio di un’attività lavorativa nel territorio italiano.
- Risposta n. 71 del 12/03/2025 – Requisiti di elevata qualificazione o specializzazione
L’Agenzia ha specificato i criteri che determinano lo status di lavoratore altamente qualificato o specializzato. Tra questi rientrano titoli di studio avanzati, esperienze lavorative in settori ad alto valore aggiunto e mansioni dirigenziali o tecniche di rilievo.
- Risposta n. 72 del 12/03/2025 – Allungamento del periodo minimo di pregressa permanenza all’estero
Una delle novità riguarda l’estensione del periodo minimo di residenza fiscale all’estero prima del trasferimento in Italia. Questo cambiamento mira a favorire il rientro di lavoratori con esperienze consolidate in ambito internazionale, incentivandone la permanenza nel Paese.
- Risposta n. 74 del 12/03/2025 – Requisiti di elevata qualificazione o specializzazione
In un ulteriore chiarimento sui requisiti di elevata qualificazione, l’Agenzia ha sottolineato la necessità di una valutazione dettagliata caso per caso, prendendo in considerazione il percorso accademico e professionale del lavoratore impatriato.
Questi chiarimenti rappresentano un passo fondamentale per garantire una corretta applicazione del regime agevolativo e per attrarre professionisti qualificati in Italia. Le risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate delineano un quadro normativo più chiaro, offrendo certezze sia ai lavoratori impatriati sia alle aziende che intendono avvalersi delle loro competenze.
Per approfondire ulteriormente i dettagli e valutare la propria idoneità al regime agevolativo, è consigliabile consultare un consulente fiscale specializzato.
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