Trasferimento per dipendenti con Legge 104: È possibile richiedere il trasferimento?

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Trasferimento per dipendenti con Legge 104: È possibile richiedere il trasferimento?

É possibile effettuare una richiesta di trasferimento in altra sede per il dipendente che sta attualmente percependo la L.104?

La Legge 104/1992 tutela i diritti dei lavoratori che assistono familiari con gravi disabilità, offrendo una serie di agevolazioni per permettere loro di conciliare lavoro e assistenza. Tra queste, il congedo 104 e la protezione da trasferimenti non consensuali rappresentano misure fondamentali. Ma cosa succede se un’azienda ha necessità di trasferire un dipendente che beneficia della Legge 104? Vediamo cosa prevede la normativa e quali sono le soluzioni praticabili.

Il divieto di trasferimento per beneficiari della Legge 104

L’articolo 33, comma 5, della Legge 104/1992, stabilisce chiaramente che un dipendente che fruisce delle agevolazioni previste dalla legge non può essere trasferito senza il suo consenso. Questo divieto è una protezione cruciale, volta a garantire la stabilità lavorativa del dipendente e a preservare la sua capacità di continuare ad assistere il familiare disabile per il quale richiede le agevolazioni.

La norma si applica a tutti i tipi di trasferimenti, sia temporanei che definitivi, e riguarda qualsiasi cambiamento di sede, a prescindere dalla distanza.

Quando è possibile il trasferimento?

Sebbene la Legge 104 protegga i lavoratori dal trasferimento involontario, esiste una soluzione per consentire lo spostamento in un’altra sede: il consenso del dipendente. Tuttavia, affinché questo consenso sia considerato valido e privo di contestazioni future, è necessario che venga formalizzato in una sede protetta, come previsto dall’articolo 2113 del Codice Civile.

Le sedi protette possono essere:

  • Ispettorati territoriali del lavoro;
  • Sedi sindacali abilitate;
  • Tribunali o camere di conciliazione.

In queste sedi, il dipendente può dichiarare ufficialmente il proprio consenso al trasferimento, evitando così il rischio che l’azienda venga accusata di aver violato i diritti previsti dalla Legge 104.

L’importanza dell’accordo conciliativo

L’accordo conciliativo rappresenta un passaggio cruciale per formalizzare il trasferimento del lavoratore che percepisce i benefici della Legge 104. Questo tipo di accordo permette non solo di garantire il rispetto dei diritti del dipendente, ma anche di evitare possibili dispute legali che potrebbero sorgere se il consenso non fosse debitamente certificato.

Nell’ambito di un accordo conciliativo, le parti discutono i termini del trasferimento, assicurandosi che il dipendente non subisca alcun pregiudizio a causa del cambio di sede e che il trasferimento avvenga solo se effettivamente accettato.

Conclusione

Il trasferimento di un dipendente che beneficia della Legge 104 non è consentito senza il suo consenso. Tuttavia, con un accordo formale e conciliativo, siglato in una sede protetta, è possibile gestire il trasferimento senza violare i diritti del lavoratore. Per l’azienda, è fondamentale garantire trasparenza e legalità nella gestione di queste delicate situazioni, evitando di compromettere i diritti dei dipendenti tutelati dalla legge.

Autore

Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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