Ticket di licenziamento, salgono i costi per le aziende: le cifre

Ticket di licenziamento, salgono i costi per le aziende: le cifre

Licenziare, per le aziende, diventa una decisione sempre più costosa, con una spesa che può arrivare anche a 10mila euro. Il ticket di licenziamento da pagare per ogni lavoratore, come riporta Italia Oggi Sette nell’edizione odierna, quest’anno vale 557,92€ per ogni anno di anzianità maturato, fino ad un massimo di 1673, 76€, in caso di anzianità di tre o più anni. Una cifra considerevole, che lievita ancor di più in presenza di licenziamento collettivo (1.655,64€ per anno di anzianità fino a 4.966,92€ per anzianità di almeno tre anni). Le imprese soggette a Cigs (Cassa integrazione straordinaria) dovranno sostenere costi ancora più elevati: il ticket per licenziamento collettivo con accordo ammonta a 1.115,84€ fino a un massimo di 3.347,52€; senza accordo sindacale le cifre sono triplicate (dai 3.311,28 ai 9.933,84€).

Ticket di licenziamento: le eccezioni

La “tassa” per il licenziamento, che ha il fine di assicurare l’indennità di disoccupazione ai lavoratori dipendenti, è attiva dal 2013 ed è dovuta in tutti i casi di interruzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, salvo le seguenti eccezioni:

  • dimissioni (il ticket però è dovuto in caso di dimissioni giusta causa o avvenute durante il periodo tutelate di maternità);
  • risoluzioni consensuali (il ticket è dovuto in caso di risoluzione consensuale per procedura di conciliazione presso l’ispettorato territoriale del lavoro per licenziamento economico);
  • decesso del lavoratore;
  • risoluzioni di rapporti di lavoro domestici;
  • cessazioni per isopensioni;
  • cessazioni per esodo dei lavoratori anziani (accordi sindacali);
  • cessazioni con incentivo all’esodo tramite Fondi solidarietà;
  • cessazioni rapporti di apprendistato di I livello;
  • cessazioni di rapporto di lavoro presso società in procedura fallimentare o amministrazione straordinaria;
  • cessazioni di aziende del settore fabbricazione di elettrodomestici, in regime di solidarietà, con organico oltre 4mila unità e unità produttive site nel territorio nazionale, di cui almeno una in area crisi industriale complessa;
  • licenziamenti in conseguenza di cambio appalto;
  • licenziamenti nel settore edile per chiusura cantiere.

L’Inps ha indicato i seguenti casi:

  • ticket di licenziamento per lavoratori con 12 mesi di anzianità aziendale (41% del massimale Naspi dell’anno in cui è terminato il rapporto di lavoro);
  • ticket di licenziamento per lavoratori con 6 mesi di anzianità aziendale (6/12 del 41% del massimale Naspi dell’anno in cui è terminato il rapporto di lavoro);
  • ticket di licenziamento per lavoratori con 28 mesi di anzianità aziendale (41% del massimale Naspi dell’anno in cui è terminato il rapporto di lavoro motiplicato per 2 + 4/12 del 41% del massimale Naspi dell’anno in cui è cessato il rapporto di lavoro).

Il ticket per l’anno 2022

Per l’anno corrente, l’importo annuo di ticket ammonta al 41% del massimale mensile della Naspi. Con la circolare n. 26/2022 l’Inps ha fornito il massimale mensile valido per l’anno 2022 pari a 1.360,77€, da cui il ticket annuo di 557,92€. Il ticket ha valenza contributiva, per cui risponde all’ordinaria disciplina sanzionatoria prevista in materia di contribuzione obbligatoria a carico del datore di lavoro.

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