COVID-19: I lavoratori intermittenti possono usufruire della CIG in deroga?
Devo avviare la Cassa integrazione in deroga. Visto che utilizzo molti intermittenti, è possibile inserirli tra i lavoratori che fruiscono della Cassa?
Sì, è previsto l’inserimento degli intermittenti in caso di Cassa integrazione in deroga. Il passaggio è il seguente:
“Tra tali lavoratori rientrano anche i lavoratori intermittenti …, occupati alla data del 23 febbraio 2020. L’accesso dei lavoratori intermittenti al trattamento in deroga è riconosciuto ai sensi della circolare INPS n. 41 del 2006 e nei limiti delle giornate di lavoro effettuate in base alla media dei 12 mesi precedenti.”
Ammessa la Cassa soltanto se “il lavoratore ha risposto alla chiamata prima del verificarsi della causa per cui sono state richieste le integrazioni salariali: essendo iniziato un rapporto di lavoro a tempo determinato, la retribuzione persa in conseguenza della riduzione o sospensione del lavoro può essere integrata.”
Quindi possono rientrare solo le chiamate avvenute prima della Cassa e che non si sono realizzate per la sospensione dell’attività lavorativa. Il numero di chiamate non potrà essere, comunque, superiore alla media delle chiamate effettuate, per quel lavoratore, nei 12 mesi precedente.
Per maggiori informazioni leggi anche:
Covid-19: il sostegno al reddito da lavoro dipendente e la sospensione dei licenziamenti [E.Massi]
Il sostegno al reddito da lavoro dipendente e la sospensione dei licenziamenti: il punto sulle nuove disposizioni per datori di lavoro e dipendenti
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347 Commenti
rosario70
Giugno 01, 22:45Buonasera, ho lavorato in un’azienda con un contratto da 2 novembre 2018 al 31 gennaio 2019.Percependo poi l’indennità di disoccupazione , ho diritto al bonus come lavoratore intermittente ?
Grazie in anticipo.
Roberto
Giugno 05, 19:15Ritengo di sì, avendone i requisiti.
Roberto
Giugno 07, 18:28Deve aver svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020.
Nadia
Giugno 01, 12:27Buon giorno
Ho 23 anni e ho lavorato presso una struttura alberghiera come EXTRA cumulando più di 30 settimane lavorative, fino al 28 Febbraio
Mi hanno concesso la NASPI dal 5 Maggio (precedentemente la struttura non aveva regolarizzato la situazione contributiva) ma mi hanno rifiutato i 600€ come dipendente stagionale del Turismo. con causale “Lei non risulta essere dipendente stagionale del Turismo” stante questa motivazione, c’è la possibilità di ripresentare la domanda come intermittente?
Grazie per la risposta
Roberto
Giugno 07, 18:30Questi i requisiti:
1. deve aver svolto la prestazione lavorativa intermittente per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020,
2. non deve essere titolare di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, diverso dal contratto intermittente,
3. non deve essere titolare di pensione.
Andrerex
Maggio 31, 17:51Buonasera, ho scritto un commento che però non vedo ed essendomisi impallato il pc mentre cercavo di inviare, non vorrei non lo abbia pubblicato per quello. Spero che almeno lei possa togliermi questo dubbio, onde evitare di fare, in buona fede, errori che potrebbero costarmi caro (viste le mie risorse già abbastanza esigue).
La mia è una situazione un po’ particolare, simile ma non uguale a molte di utenti che hanno commentato. Ho ho percepito le 600€ di marzo, da socio di una cooperativa (intermittente), facendo richiesta come lavoratore dello spettacolo (visto che versano a quel fondo, occupandomi di produzioni video), come suggerimento della cooperativa stessa, anche se non avevano una situazione ben definita. Alcuni soci le hanno prese (tra cui io), altri no. Il 31 marzo però è scaduto il mio contratto, dunque tecnicamente ad aprile e maggio, non risulto socio della cooperativa (con la quale a breve probabilmente riaprirò un nuovo contratto, ma questo è un altro discorso). Ho fatto richiesta naspi e l’ho ottenuta. Per quanto concerne l’indennità, essendo compatibile con la naspi, dalla stessa cooperativa mi è stato comunicato ieri di inoltrare una nuova richiesta come art.44. Tutti i soci, compreso me, che appunto non sarei socio con contratto attivo nei mesi di aprile e maggio. Io però, due giorni fa, (a deduzione), ho fatto la richiesta indennità, con art.84., proprio perché non sono più sotto contratto “intermittente” e dunque mi sembrava la scelta più logica. In base a quel che Lei può dirmi, dovrei fare “rinuncia” e reinoltrare la richiesta come art.44 (come mi suggeriscono loro), oppure lasciare la richiesta già fatta con art.84?
La ringrazio anticipatamente
Roberto
Giugno 01, 07:51Da quello che ho capito, lei riceverà automaticamente l’indennità di aprile. Per maggio deve verificare gli ulteriori requisiti richiesti dalla norma.
Anna05
Maggio 30, 14:46Buongiorno, ho un contratto di lavoro a chiamata senza obbligo di risposta (5 livello del commercio) da più di un anno. Ho lavorato sempre dalle 30 alle 40 ore settimanali fino alla prima settimana di marzo, poiché due giorni dopo l’azienda ha deciso di sospendere l’attività lavorativa, causa Covid e il negozio presso cui lavoravo è rimasto chiuso. So che è stato attivato il Fis e le mie colleghe con altre tipologie di contratto hanno ricevuto la cassa integrazione. Vorrei sapere se ho diritto a ricevere la cassa integrazione o vi è un’altra forma di sostegno al reddito come il bonus dei 600 euro? Purtroppo ad oggi ho ricevuto risposte discordanti a riguardo e non so come muovermi. Grazie
Roberto
Giugno 01, 07:53Lei ha diritto all’indennità “una tantum”. Per il mese di marzo deve fare domanda in base al Decreto del Min.Lavoro 10/2020 e per i mesi di aprile e maggio procedere secondo le indicazioni del Decreto Rilancio.
Annalisav96
Maggio 30, 12:44Buongiorno,
attualmente sono una lavoratrice intermittente che ha richiesto il bonus di 600 euro.
Come lavoratrice intermittente da Ottobre a Gennaio non ho svolto le 30 giornate. Però prima di avere questa tipologia di contratto con la stessa azienda avevo un contratto subordinato determinato nel quale ho svolto più di 60 giornate lavorative.
Mi verrà accettata la richiesta oppure no?
Grazie
Roberto
Giugno 01, 07:57Da quelli che sono i requisiti previsti dalla normativa, non rientra nell’erogazione dell’indennità.
Simona annaloro
Aprile 26, 15:00Buongiorno io avevo un contratto da gennaio 2020fino a marzo2020 a tempo determinato in un bar, poi è arrivato il covid e mi hanno messo 2 mesi in cig fino a maggio2020, ho finito la cig per scadenza di contratto e sono stata ferma. a settembre 2020 fino a marzo 2021i hanno fatto un contratto a intermittenza al bar rientro nelle domande degli indennizzi? Quelle vecchie me le hanno bocciate xche non appartenevo alla categoria stagionali. Grazie
Roberto
Aprile 27, 22:10Deve aver svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 23 marzo 2021.
Sole6
Maggio 27, 12:23Salve vorrei sapere in atto pratico come fare questa domanda una tantum per lavoratori intermittenti dato che nel sito dell inps non c’è. Devo fare riferimento al reddito emergenza?
Attendi risposta grazie
Roberto
Maggio 28, 23:39No, non dovrà accedere al reddito di emergenza. Dovrà fare una domanda telematica sul sito dell’Inps. Ad oggi non c’è ancora l’accesso per l’istanza, in quanto l’Istituto sta predisponendo il software. Lei avrà diritto al contributo di 600 euro mensili per i mesi marzo, aprile e maggio.
Lili
Giugno 01, 11:45Buongiorno, lavoro nel settore del turismo con un contratto intermittente sono in cassa integrazione in deroga dal 9 di marzo i miei datori di lavoro mi hanno comunicato che le 9 settimane di cassa integrazione sono finite e loro per ora non cominciano a lavorare però loro mi hanno detto che si puo prorogare la cassa integrazione ma che devo fare io la domanda per la proroga non loro e vero? Aspetto la sua risposta grazie.
Roberto
Giugno 01, 16:17No, non può fare domanda di cassa integrazione in deroga. Piuttosto verifichi se ha i requisiti per richiedere l’indennità “una tantum” per i lavoratori intermittenti, prevista dall’articolo 84 del decreto legge 34/2020 (decreto Rilancio).
Sofien
Maggio 26, 20:01Salve, lavoro in un albergo con una cooperativa e ho un contratto di chiamata a tempo indeterminato , la cooperativa ha fatto la richiesta sulla cassa integrazione ma non l hanno accettata, dopo ho fatto io da solo una richiesta del bonus 600 come una lavoratore stagionale nel turismo ma la domanda risulta respinta per motivo che non sono una lavoratore stagionale ma risulto come dipendente.. per favore mi consigli cosa devo fare che sono fermo dall’inizio di marzo… ancora non ho ricevuto neanche un euro … grazie mille
Roberto
Maggio 28, 23:38Dovrà fare una domanda telematica sul sito dell’Inps. Ad oggi non c’è ancora l’accesso per l’istanza, in quanto l’Istituto sta predisponendo il software. Lei avrà diritto al contributo di 600 euro mensili per i mesi marzo, aprile e maggio.
Luca
Maggio 31, 20:34Buongiorno sono un operaio agric0 mi è scaduto il contratto il31/3 2019 rientro nella domanda covid da 600 euro perché lavoro da circa14/4/2019.purtroppo con emergenza covid non mi e stato rinnovato il contratto
Sara
Maggio 26, 16:52Buongiorno,
ho un contratto intermittente senza obbligo di risposta a tempo indeterminato come ballerina, lavoro con questa società da molti anni e non ho altri contratti (solo contratti sportivi presso asd). A marzo ho chiesto ed ottenuto il bonus per i lavoratori dello spettacolo e successivamente il datore di lavoro ha attivato la cassa integrazione in deroga arrivata oggi per le prime 7 settimane.
La cig ammonta ad una cifra ridicola. ho qualche possibilità di rinunciare alla stessa per accedere ai bonus di aprile e maggio (o magari quelli futuri)?
La ringrazio
Roberto
Maggio 28, 23:40Purtroppo no, in quanto per l’Inps risulta percettore di sostegno al reddito.
Nadia
Dicembre 13, 22:29Salve,ho avuto contratto dal 23 febbraio al 30 marzo 2020 come cameriera, dal 8 marzo sono stata in cassa integrazione per i fine settimana rimanenti del mese di marzo ,poi nn hanno rinnovato il contratto perché il ristorante è rimasto chiuso per riaprire il 18 maggio .rientro nel bonus dei 600 euro?
Roberto
Dicembre 17, 21:33Ritengo di no, ma occorre che lei vada all’INPS per esporre la casistica completa.
Elisa
Maggio 23, 20:52Buonasera,
Ho la partita IVA e organizzo eventi. Sono ferma da fine febbraio e ho richiesto il bonus da 600 € per p. Iva ma la domanda è stata respinta perché ho un contratto di lavoro intermittente (ho lavorato un solo giorno con questo tipo di contratto a gennaio del 2020 e 20 giorni circa nel 2019).
Io ora mi ritrovo in un limbo perché non ho diritto a nessun bonus e non capisco come un contratto a chiamata possa negarmi il diritto al bonus da 600 €, dato che questo contratto non mi da nessun sussidio.
Come potrei procedere? Ci sono altri modi per ottenere un aiuto? (non posso richiedere il Rem).
Grazie
Roberto
Maggio 25, 08:14Probabilmente quel contratto intermittente viene considerato a tutti gli effetti attivo e come tale fattibile di chiamata. Potrebbe verificare la possibilità di dimettersi (chieda comunque all’Inps chiarimenti). Non avendo fruito dell’indennità “una tantum” per partite IVA, potrebbe, comunque, richiedere il reddito di emergenza.
Giorgio
Maggio 27, 19:17Confermo, quanto scritto da Elisa.
Anche io sono in possesso di partita iva e un contratto intermittente a chiamata grazie al quale ho comulato l’incredibile somma di 300 euro lordi nel 2019 e nemmeno un euro nel 2020.
Ovviamente non ho lavorato in questo periodo ne con la p.iva ne col contratto a chiamata in quanto impossibilitato a uscire di casa, e quindi ho incassato ZERO, mentre conosco professionisti che hanno incassato regolarmente in aggiunta ai loro 600 euro.
Il mio contratto è scaduto, ma dopo la data del 23 febbraio, quindi anche volendo non potrei essere chiamato.
Scaduto il contratto dopo il 23 febbraio, ovviamente io non maturo nessun TFR e nessuna Naspi e nessun diritto, ma solo la punizione per essermi comportato da cittadino onesto il che per pagare la pensione ai propri genitori mi sono dato da fare.
Come sempre lo Stato punisce e massacra i cittadini onesti mentre premia evasori, chi lavora in nero e ciarlatani vari.
Anna05
Maggio 30, 14:20Buongiorno, ho un contratto di lavoro a chiamata a tempo determinato,senza obbligo di risposta ( 5 livello del commercio) da più di un anno.Ho lavorato fino alla prima settimana di marzo, poiché 2 giorni dopo l’attività lavorativa è stata sospesa causa covid e il negozio è rimasto chiuso. So che la mia azienda ha attivato il Fis, le mie colleghe con altre tipologie di contratto hanno ricevuto la cassa integrazione. Vorrei sapere se nel mio caso ho diritto alla cassa integrazione o vi è un’altra forma di sostegno al reddito come il bonus dei 600 euro?
Purtroppo finora ho ricevuto risposte discordanti a riguardo e non so come muovermi. Grazie
TZIKO
Maggio 22, 17:09Salve,
Le chiedo se possibile di farmi capire perche’ tra CNA e consulente del lavoro mi hanno fatto fare confusione. Io ho una dipendente a chiamata e cercavo di ottenere la cassa integrazione in deroga. Prima del decreto rilancio uscito questi giorni mi hanno detto che non ne aveva diritto perche’ ne avevano diritto solamente i contratti a chiamata con indennita’ di disponibilita’ e la regione ( umbria) non ha accettato la richiesta (in quanto appunto quello fatto da me era senza indennita’ di disponibilita’).
Adesso con il decreto rilancio sembra che ci sia questa possibilita’ si aspetta circolare dell’Inps. Era veramente cosi’ la situazione? Grazie
Roberto
Maggio 25, 08:17Le consiglio, come lavoratore intermittente (qualora non abbia altre attività lavorative), di richiedere l’indennità “una tantum” prevista per il mese di marzo dal Decreto Interministeriale n.10/2020 del Ministero del Lavoro, e per i mesi di aprile e maggio dal Decreto Rilancio (articolo 84).