Durante la cassa integrazione i lavoratori hanno diritto di chiedere le ferie?
Durante la cassa integrazione, per chiusura dell’azienda, i lavoratori hanno diritto a chiedere le ferie?
L’esercizio del diritto sembra non esserci in caso di sospensione totale dell’attività lavorativa, ovvero nell’ipotesi di CIG a zero ore, in quanto non sussiste il presupposto della necessità di recuperare le energie psico-fisiche cui è preordinato il diritto alle ferie. Detto diritto potrà essere posticipato al momento della cessazione dell’evento sospensivo, coincidente con la ripresa dell’attività produttiva. (Min. Lavoro interpello n. 19/2011).
Di seguito un estratto dall’interpello n. 19/2011 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
[…] Nello specifico, in caso di sospensione totale dell’attività lavorativa, ovvero nell’ipotesi di CIG a zero ore, non sembra sussistere il presupposto della necessità di recuperare le energie psicofisiche cui è preordinato il diritto alle ferie. Si può sostenere, pertanto, in risposta ai primi due quesiti avanzati, che l’esercizio del diritto in questione, sia con riferimento alle ferie già maturate sia riguardo a quelle infra – annuali in corso di maturazione, possa essere posticipato al momento della cessazione dell’evento sospensivo coincidente con la ripresa dell’attività produttiva. Tale soluzione appare in linea con le ipotesi derogatorie richiamate dalla circolare menzionata, in quanto nella fattispecie concreta si riscontri l’effettiva sussistenza delle esigenze aziendali richieste espressamente dall’art. 2109 c.c. Si ritiene, altresì, che le suddette necessità imprenditoriali potrebbero non giustificare, invece, un eventuale differimento di concessione delle ferie, residue ed infra-annuali, nelle ipotesi di CIG parziale. Ciò in quanto, in tali circostanze, deve comunque essere garantito al lavoratore il ristoro psico-fisico correlato all’attività svolta, anche in misura ridotta[…]
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222 Commenti
Gino
Gennaio 19, 12:05Salve una domanda lavoro su 3 turni mattina pomeriggio notte ,sul terzo turno di notte il capo decide mettermi in cassa integrazione per 2/3 notti su 5 ,sono stanco di questo atteggiamento voglio denunciarlo a chi devo rivolgermi ?grazie mille
Roberto
Gennaio 21, 11:12Qualora ritenga che il suo datore di lavoro stia utilizzando in modo irregolare la cassa integrazione, può fare denuncia all’ispettorato del lavoro della sua provincia.
Lusale73
Gennaio 18, 19:30Buonasera… Sono un addetta vendita part time 30 ore… Questa settimana io e i miei colleghi avremmo dovuto fare un giorno in più a casa perché ci scalavano 5 ore di cassa integrazione…. Premetto che a noi fa comodo perché in quanto mamme un giorno in più ci aiuta ad organizzare l’attività dei ragazzi che in questo periodo si trovano in dad…. Poi però la nostra responsabile ha rettificato l’orario dicendo che quelle ore nostre di cig se le scalava lei perché la settimana prima è stata assente per malattia covid… Si può fare?? È corretto che un nostro collega invece le sue 5 ore di cassa integrazione questa settimana se le faccia???
Roberto
Gennaio 21, 11:14L’utilizzo dell’ammortizzatore sociale deve essere uniforme per tutti i lavoratori presenti nelle attività poste in cassa integrazione. Qualora ritenga che il suo datore di lavoro stia utilizzando in modo irregolare la cassa integrazione, può fare denuncia all’ispettorato del lavoro della sua provincia.
Cinny
Ottobre 15, 07:30Buongiorno. Lavoro nel tessile e so che durante la cassa non si può fare discriminazione tra i dipendenti. Io e la mia collega facciamo lo stesso lavoro ma mentre lei sta lavorando quasi tutto il mese a me fanno lavorare solo 4/5 giorni e questo dopo aver discusso sulla mia richiesta di accorpare la rotazione su 8 ore e non su 4 in quanto aumenta del doppio la spesa della macchina(benzina e usura).
Nel frattempo io posso cercare un altro posto e fare colloqui con altre aziende sempre del settore ma di una branca diversa? Esempio: io lavoro nel beachwear ma sto facendo ricerca nel settore capispalla.
Michela
Luglio 20, 11:11Buongiorno, ho bisogno di una vostra consulenza per cortesia. Sono dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato, part time (7 ore su 5 giorni lavorativi totale 35 ore settimanali), ccnl commercio V livello. Da marzo 2020 mi trovo collocata in FIS, inizialmente a zero ore. Da ottobre 2020 sono in FIS ad orario ridotto (a settimane alterne lavoro 2/3 giorni fissi. una settimana lavoro lunedi, martedi e la successiva lunedi, martedi, mercoledi poi la successiva lunedi, martedi e via discorrendo). Scrivo per un problema con le ferie estive. Solitamente (pre covid) nel mese di agosto il mio datore di lavoro mi obbligava a 2 settimane di ferie tassative, la settimana di ferragosto di chiusura aziendale e poi o la precedente o la successiva che non sono di chiusura aziendale. Altre settimane consecutive in altri periodi non mi sono mai state concesse, cosi per partito preso! In occasione delle ferie di agosto 2021, mi è stato comunicato IERI dal mio datore di lavoro che bisogna inserire almeno 3 settimane di ferie per agosto (per smaltire arretrati) e di inserire giorni di ferie anche per i giorni di FIS (a loro dire siamo coperti da FIS fino al 5 settembre). E’ corretto obbligarmi a 3 settimane di ferie ad agosto (tenendo presente a settembre mi sposo e quindi mi hanno già autorizzato ad aggiungere un ulteriore settimana ai 15 giorni di congedo matrimoniale e quindi potrei qui smaltire un pò di arretrato)? non ho cosi tanti giorni di ferie accumulati, se prendessi 4 settimane di ferie tra agosto e settembre mi rimarrebbero 2 giorni come residuo….. Inoltre e questo mi preme ancora di più, è corretto che mi obblighino ad inserire ferie anche per i giorni coperti dal FIS? Da ottobre ad oggi quando mi sono ritrovata a dover richiedere un giorno di ferie che ricadesse in un giorno di lavoro previsto (es lunedi, martedi, mercoledi), inserivo la richiesta di ferie per quel giorno specifico non per tutta la settimana. E’ corretto quello che il mio datore di lavoro sta facendo? Grazie per l’aiuto, cordiali saluti. Michela