Nuove normative sul lavoro degli extra comunitari: Le novità per il 2025

L'editoriale di Eufranio Massi

Nuove normative sul lavoro degli extra comunitari: Le novità per il 2025

Il lavoro degli extra comunitari: le novità del prossimo anno

La materia del lavoro dei cittadini extra comunitari legati ai flussi di ingresso è stata, sempre, per una serie di motivi, molto “scottante” ed ogni Governo ha cercato, negli anni trascorsi, vie per semplificare la normativa mantenendo, comunque, una forma di controllo. A ciò non è sfuggito neanche l’attuale Esecutivo che nel Consiglio dei Ministri del 2 ottobre 2024, ha varato un Decreto Legge, non ancora pubblicato, nel momento in cui scrivo queste brevi note, in Gazzetta Ufficiale. Esso dovrà “governare” le 165.000 quote già previste per il prossimo anno dal piano triennale di ingressi 2023-2025, oltre alle quote aggiuntive di cui parlerò tra un attimo.

Stop al “Click-Day”: le nuove regole

L’obiettivo ambizioso è quello di cancellare il c.d. “click-day”, pur se, nel prossimo anno, ne sono previsti alcuni che, a meno di cambiamenti nel corso dell’approvazione parlamentare, dovranno avvenire nei seguenti periodi limitatamente ad alcune professionalità:

  • 1-30 novembre 2024: periodo per il caricamento preventivo delle domande relative ai click- day di gennaio e febbraio 2025 il cui scopo è quello di dare tempo agli Sportelli Unici per l’Immigrazione ubicati presso le Prefetture, di effettuare le dovute verifiche e di chiedere le integrazioni a fronte di istanze non complete. Di qui la necessità, prevista dalla norma, di accesso alle banche dati dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate e di tutti gli altri Enti, anche ministeriali, interessati.
  • 5 febbraio 2025 a partire dalle ore 9: click-day per i lavoratori subordinati non stagionali;
  • 7 febbraio 2025 dalle ore 9: click-day pe apolidi, rifugiati, colf e assistenti familiari e socio sanitari;
  • 12 febbraio 2025 dalle ore 9: click-day per gli stagionali agricoli e primo invio per il settore turistico alberghiero (prevedibilmente, come si è avuto modo di verificare sulla base delle esperienze passate, il numero delle istanze sarà fortemente superiore a quello dei posti disponibili, sol che si pensi che lo scorso anno, a fronte di circa 150.000 quote furono presentate oltre 700.000 istanze);
  • 12 febbraio 2025 dalle ore 9: click-day per badanti di anziani con una età dagli 80 anni in su e per persone portatrici di handicap;
  • 1-31 luglio 2025: precaricamento delle domande relative al click-day del 1° ottobre 2025 per i lavoratori stagionali del settore turistico alberghiero;
  • 1° ottobre 2025 dalle ore 9: secondo click-day per i lavoratori stagionali del settore turistico alberghiero.

Conversione dei permessi di soggiorno: una svolta importante 

Le disposizioni appena approvate escludono dalle quote massime e dai click-day le conversioni dei permessi di soggiorno da lavoro stagionale a lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato, così come già si verifica per i lavoratori formati all’estero. Ciò potrebbe portare ad un progressivo notevole aumento delle conversioni che possono essere attivate durante tutto l’anno senza la “spada di Damocle” delle quote: a ciò va aggiunto che gli stagionali non dovranno più tornare al proprio Paese ed attendere lì l’accettazione della conversione (cosa, difficilmente avvenuta, con la conseguenza che la permanenza sul suolo italiano li faceva divenire irregolari o li costringeva a richiedere, quale forma di tutela, la c.d. “protezione internazionale”, con tempi lunghi ed esiti incerti).

Maggiore flessibilità per i lavoratori stagionali

Strettamente correlata a tale disposizione, andrà vista quella che consentirà ai lavoratori stagionali che non avessero già ottenuto la trasformazione o la possibilità di un nuovo rapporto anche a tempo determinato, di rimanere nel nostro Paese per i 60 giorni successivi alla cessazione del contratto stagionale, tempo che, secondo il Governo, dovrebbe servire per cercare una nuova occupazione, fruendo di tutte le iniziative pubbliche e private finalizzate all’incontro tra domanda ed offerta di lavoro (ad esempio, servizi pubblici per l’impiego, Agenzi per il Lavoro, ecc.).

Per il prossimo anno sono previsti, inoltre, rispetto ai fabbisogni delle quote per il settore turistico alberghiero e agricolo, ulteriori 10.000 ingressi per badanti destinate al sostegno di persone disabili o “over 80” che si sommano ai 9.500 posti già previsti per il 2025 per l’assistenza in ambito familiare e socio sanitario. Il testo approvato in Consiglio dei Ministri prevede, inoltre, un permesso speciale per i lavoratori extra comunitari vittime dello sfruttamento e del caporalato.

Firma digitale e nuove procedure telematiche 

Altra novità importante riguarda la sottoscrizione del contratto di soggiorno per motivi di lavoro: le parti non dovranno più essere convocate per la firma dagli Sportelli Unici per l’Immigrazione (sono sotto gli occhi di ogni operatore interessato, i tempi “biblici” che ciò ha comportato negli anni trascorsi) ma, sottoscriveranno l’atto in forma digitale entro i successivi 8 giorni dall’arrivo in Italia del lavoratore straniero. Sarà onere del datore di lavoro trasmetterlo telematicamente allo Sportello Unico competente per territorio.

Nuove responsabilità per i datori di lavoro: attenzione alla conferma telematica

Le nuove disposizioni, però, pongono un altro onere al datore di lavoro: dopo il click-day ed il relativo nulla osta, il datore dovrà confermare, telematicamente, entro 7 giorni, la propria volontà di dar seguito al contratto e ciò prima del rilascio del visto di ingresso in favore del lavoratore rilasciato dall’ufficio consolare dell’ambasciata.

E’ un passaggio molto delicato che rischia di far naufragare la procedura se entro i 7 giorni non arriva la conferma: di qui la necessità per il datore di tenere continuamente il contatto con chi (professionista, centro di servizi, patronato, ecc.) gli ha “confezionato” la pratica. Occorre, inoltre, tener presente le decine di migliaia di comunicazioni che arriveranno, in contemporanea, dagli Sportelli e dai Consolati sul portale del Ministero dell’Interno, con un prevedibile rischio di intasamento. Per prevenire tale pericolo è previsto l’aumento di 500 unità della dotazione organica del Ministero dell’Interno (da destinare agli Sportelli Unici per l’Immigrazione) e di 250 per il Ministero degli Esteri.

Il “silenzio-assenso”: esclusioni specifiche

Altra novità riguarda l’istituto del “silenzio-assenso” che concerne il rilascio del nulla osta: esso viene, espressamente, escluso per i lavoratori provenienti dal Pakistan, dal Bangladesh e dallo Sri-Lanka oltre che per le nuove 10.000 quote concernenti l’assistenza delle persone disabili e degli ultra ottantenni.

Limiti per i datori di lavoro: massimo 3 richieste

Ogni datore di lavoro, altra novità, potrà presentare 3 richieste a meno che le istanze non siano presentate attraverso le associazioni datoriali di categoria ed, inoltre, verranno esclusi dalle quote i datori di lavoro che, nei 3 anni precedenti, non hanno sottoscritto il contratto di soggiorno con i lavoratori che avevano richiesto.

Autore

Eufranio Massi
Eufranio Massi 358 posts

E' stato per 40 anni dipendente del Ministero del Lavoro. Ha diretto, in qualità di Dirigente, le strutture di Parma, Latina, i Servizi Ispettivi centrali, Modena, Verona, Padova e Piacenza. Collabora, da sempre, con riviste specializzate e siti web sul tema lavoro tra cui Generazione vincente blog.

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