Il 14 gennaio 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedura urgente, il disegno di legge annuale per le piccole e medie imprese (PMI), in conformità con l’articolo 18 della legge 180/2011. Questo disegno di legge rappresenta il primo intervento organico per sostenere le PMI, affrontando diverse problematiche, come gli oneri burocratici, l’accesso ai finanziamenti e il credito bancario, con l’obiettivo di migliorarne la competitività.
Le misure previste
Le principali misure previste sono:
- Assegnazione di fondi per lo sviluppo delle PMI nella filiera della moda;
- Riconoscimento delle “centrali consortili” come enti mutualistici di sistema, con la supervisione del Ministero, incaricate di coordinare le aggregazioni di PMI;
- Delega al Governo per l’adozione di decreti legislativi recanti la riforma della disciplina dei confidi;
- Estensione dell’esonero dall’assicurazione obbligatoria per veicoli aziendali come carrelli elevatori e mezzi utilizzati in aree ferroviarie, portuali e aeroportuali, a condizione che soddisfino requisiti specifici;
- Introduzione, da parte dell’INAIL, di modelli semplificati di organizzazione per la salute e sicurezza sul lavoro, adattati alle PMI, per migliorarne i livelli di sicurezza;
- Modifica del decreto legislativo 81/2008 per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro agile, obbligando il datore di lavoro a fornire un’informativa scritta sui rischi specifici e generali, con sanzioni in caso di omissioni;
- Definizione degli operatori del settore HO.RE.CA. (settore della ristorazione e distribuzione di alimenti e bevande);
- Riduzione dei tempi per il riacquisto da parte dei Consorzi industriali delle aree consortili non sviluppate o dove le attività siano cessate;
- Introduzione di misure contro le false recensioni online relative a prodotti e servizi offerti dalle imprese del settore turistico e della ristorazione;
- Delega al Governo per creare un testo unico che riorganizzi le normative per le start-up innovative, PMI innovative e gli incubatori, e per sostenere attività di formazione e investimento;
- Ridefinizione del ruolo del Garante per le PMI, con un nuovo approccio alla consultazione, chiamato “Reality Checks”, che raccoglie informazioni da esperti per identificare gli ostacoli derivanti dall’attuazione delle normative.
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