Sono incinta al terzo mese di gravidanza. In caso di dimissioni ho diritto alla disoccupazione (NASpI)?
L’accesso alla NASpI, sussistendone gli altri requisiti, è consentito anche nel caso di dimissioni intervenute durante il periodo tutelato di maternità, ossia a partire da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Si ricordi che le dimissioni devono essere convalidate presso l’Ispettorato territoriale del lavoro.
Per maggiori informazioni un estratto dell’articolo 55 del D.Lgs. n.151 del 2001 e dell’art. 4, comma 17 della Legge n. 92/2012:
D.Lgs. n.151 del 2001
Art. 55.
Dimissioni
- In caso di dimissioni volontarie presentate durante il periodo per cui è previsto, a norma dell’articolo 54, il divieto di licenziamento, la lavoratrice ha diritto alle indennità previste da disposizioni di legge e contrattuali per il caso di licenziamento.
- La disposizione di cui al comma 1 si applica al padre lavoratore che ha fruito del congedo di paternità.
- La disposizione di cui al comma 1 si applica anche nel caso di adozione e di affidamento, entro un anno dall’ingresso del minore nel nucleo familiare.
- La richiesta di dimissioni presentata dalla lavoratrice, durante il periodo di gravidanza, e dalla lavoratrice o dal lavoratore durante il primo anno di vita del bambino o nel primo anno di accoglienza del minore adottato o in affidamento, deve essere convalidata dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro, competente per territorio. A detta convalida è condizionata la risoluzione del rapporto di lavoro.
- Nel caso di dimissioni di cui al presente articolo, la lavoratrice o il lavoratore non sono tenuti al preavviso.
Legge n. 92/2012
Art. 4, comma 17
Il comma 4 dell’articolo 55 del testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, è sostituito dal seguente: “4. La risoluzione consensuale del rapporto o la richiesta di dimissioni presentate dalla lavoratrice, durante il periodo di gravidanza, e dalla lavoratrice o dal lavoratore durante i primi tre anni di vita del bambino o nei primi tre anni di accoglienza del minore adottato o in affidamento, o, in caso di adozione internazionale, nei primi tre anni decorrenti dalle comunicazioni di cui all’articolo 54, comma 9, devono essere convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali competente per territorio. A detta convalida è sospensivamente condizionata l’efficacia della risoluzione del rapporto di lavoro”.
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64 Commenti
Valeria
Aprile 13, 00:29Buongiorno, lavoro da 3 anni come pasticcere a tempo indeterminato e sono incinta di due mesi. Sto cercando di capire col datore di lavoro se ho diritto alla maternità anticipata. Nel caso non dovessi ottenerla e decidessi di dimettermi posso chiedere la Naspi? La Naspi si interrompe allo scattare della maternità ordinaria 3+2 per poi riprendere? Cosa accadrebbe nel caso in cui disgraziatamente perdessi il bambino? La disoccupazione non verrebbe più erogata? Grazie
Roberto
Aprile 13, 18:30La maternità anticipata deve essere valutata dall’Ispettorato del lavoro qualora le mansioni non siano compatibili con lo stato di gravidanza. Vada pure all’Ispettorato della sua provincia. In caso di dimissioni, può richiedere la NASPI, che avrà durata proporzionata alla durata del suo rapporto di lavoro. Se dovesse perdere il bimbo prima dei 180 giorni, verrà considerata in malattia, altrimenti avrà diritto a tutte i congedi previsti per la maternità
AMDC
Febbraio 15, 13:16Salve, spero che si veda ancora questo commento.
faccio la badante 54 ore settimanale, tempo indeterminato dal 2019.
sono alla seconda mese di gravidanza, e’ giusto che e’ vietato licenziare? e per cui voglio fare la dimissione (siccome e’ pesante il lavoro avendo un anziana non autosufficiente, a volte bisogna sollevarla).
avro’ diritto alla NASPI? grazie mille.
Roberto
Febbraio 16, 08:34Durante la gravidanza ed il primo anno dalla nascita del figlio, è vietato il licenziamento. Le dimissioni le danno il diritto alla NASPI. Senta un patronato.
Lilla
Febbraio 07, 19:17Buonasera, sono incinta di 2 mesi, faccio un lavoro che richiede 40 ore settimanali in piedi senza sosta e con la mascherina. Essendo stata rifiutata la mia richiesta di cambio mansione o riduzione dell’orario, licenziandomi ho diritto alla naspi? Grazie.
Roberto
Febbraio 09, 08:58Può intervenire l’ispettorato del lavoro per una astensione anticipata. Le dimissioni daranno diritto alla naspi.
Elena
Gennaio 31, 15:20Buongiorno,
vorrei dare le dimissioni i primi giorni di marzo. Ho un preavviso di due mesi, quindi finirei i primi di maggio. Se durante questi due mesi di preavviso dovessi rimanere incinta, potrei prendere la NASPI? Se si, come si dovrebbe fare? C’è il testo di legge che parla di questa cosa?
Grazie mille
Cordiali saluti E.F.
Roberto
Febbraio 02, 13:46Durante i mesi di preavviso lei prendere la retribuzione, in quanto starà ancora lavorando.
Cla
Novembre 08, 17:18Ciao Roberto se do le dimissioni perché incinta al primo mese poi al secondo mese perdo il bambino cosa succede? Perdo sia disoccupazione che maternità?
Valeria
Settembre 20, 11:09Buongiorno, avrei bisogno di supporto, mi trovo in maternità anticipata per gravidanza a rischio, purtroppo devo dare le dimissioni, conosco già la procedura e ho contattato l’ispettorato del lavoro per capire le tempistiche e la modalità, mi suggeriscono di far partire le dimissioni alla scadenza del certificato già in corso di interdizione anticipata dal lavoro, quindi 10 ottobre, la mia domanda è (l’ispettorato non ha saputo rispondermi e non capisco a chi devo rivolgermi, visto che neanche il Caf ha saputo darmi indicazioni) una volta presentate le dimissioni posso comunque continuare con la maternità anticipata per gravidanza a rischio e quindi percepire l’indennità da parte dell’INPS oppure dovrò fare direttamente la domanda per la naspi e poi quella di maternità obbligatoria? E in caso non possa proseguire con la maternità anticipata devo comunicare qualcosa all’INPS o non è necessario vista la naturale scadenza del’ultimo certificato attualmente in corso? Inoltre nella domanda da compilare per l’ispettorato si chiede che tipo di dimissioni sono tra volontarie, per giusta causa o risoluzione consensuale, in questo caso, per non perdere i vari benefici, quale bisogna scegliere?
La ringrazio anticipatamente del suo riscontro.
Venezia90
Aprile 07, 14:38Buongiorno Avvocato,
Sono in Cig e sono al 5 mese della mia 2 gravidanza, sono impiegata a tempo indeterminato dal 2015.
Il mio datore di lavoro non mi paga da 4 mesi gli assegni famigliari (già mandata ispezione ispettorato del lavoro) e nemmeno le buste paga di dicembre e di gennaio, seppur di non molti €.
La mia domanda è: se mi licenzio ora prendo Naspi fino a luglio e poi da luglio a dicembre prendo maternità obbligatoria per i 5 mesi per poi riprendere la Naspi restante?
Grazie
Roberto
Aprile 10, 13:15No, ritengo che prenderà esclusivamente la NASPI.
Ari77
Marzo 24, 16:56buongiorno, a due giorni dalla fine del periodo di preavviso mi sono resa conto di essere in cinta. ho diritto alla Naspi?
Roberto
Marzo 26, 17:27Ritengo di sì, ma deve sentire l’INPS.
Valentina
Marzo 22, 18:48Buongiorno,
sono al termine del terzo mese di gravidanza, e sto lavorando. Se il datore di lavoro riaprisse la cassa intergrazione covid per un paio di giorni a settimana (non tutto il reparto chiude per cassa) volevo sapere se può mettere anche me in CIG, considerando la gravidanza di cui è a conoscenza.
Grazie
Roberto
Marzo 26, 17:27Che io sappia, non esiste una tutela alla cassa integrazione per le lavoratrici in gravidanza.
Lalla
Febbraio 10, 21:52Buonasera, mi trovo in questa condizione.
Ho rassegnato le dimissioni in data 21 gennaio. Successivamente scopro di essere in attesa (gravidanza a rischio) quando mancano 4 giorni alla fine del periodo di preavviso lavorato.
Come devo comportarmi?
Si sospende il preavviso e resto assunta fino alla fine della maternità?
Perche l’azienda mi chiede di inviare il modulo firmato all’ispettorato del lavoro?
Roberto
Febbraio 12, 17:35Lo stato di gravidanza la obbliga a convalidare le dimissioni dinanzi all’ispettorato del lavoro. Può revocare le dimissioni e richiedere la gravidanza a rischio all’asl medicina del lavoro.