Lavoratore in trasferta: posso erogargli anche il buono pasto?

Roberto Camera risponde al quesito di un utente

Lavoratore in trasferta: posso erogargli anche il buono pasto?

Al lavoratore inviato in trasferta oltre a pagare il ristorante a piè di lista, vorrei erogare anche il buono pasto. È possibile?

In merito alla verifica sulla fattibilità dell’erogazione, per la medesima giornata, del buono pasto e dell’indennità di trasferta a piè di lista, evidenzio le mie perplessità. Per quanto non vi sia alcuna norma che vieti ciò, ritengo che si tratti di un doppio beneficio fiscale che potrebbe essere attenzionato dagli organi di vigilanza. Un segnale in tal senso arriva dalla Risoluzione n. 153/2004 dell’Agenzia delle Entrate, allorquando chiarisce che il buono pasto rientra tra le “prestazioni sostitutive del servizio di mensa”. Nel caso della trasferta, questo servizio di mensa è fornito al lavoratore attraverso la possibilità che ha quest’ultimo di consumare il pasto e vedersi rimborsata la spesa.

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Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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1 Commenti

  1. Le considerazioni sono condivisibili : è evidente che il buono pasto deve essere alternativo alla fruizione del pasto con rimborso .
    saluti

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