E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?
ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.
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1.183 Commenti
Seme
Maggio 13, 08:49Salve dottore, grazie per la risposta precedente.
Premetto che, come anzidetto, attualmente svolgo un lavoro part-time presso un’azienda con 25 ore settimanali (mattina) e svolgo anche un’altro lavoro part-time presso un’altra azienda con 20 ore settimanali (pomeriggio). Le due aziende (informate di tutto ciò) operano in settori economici completamente diversi tra loro. Mi trovo nella situazione di aumentare le ore svolte presso la prima azienda portandole eventualmente a 35 ore, per un totale di 55 ore settimanali.
Ciò premesso, non ho ben capito cosa volete dire esattamente con:
“…anche se la norma di riferimento (art. 4, D. L.vo 66/2003) è impostata per il singolo rapporto di lavoro”
“SINGOLO RAPPORTO DI LAVORO”: cioè nel mio caso (per ogni lavoro da me svolto) come si calcolano le 48 ore di massimale? Come è impostata la norma? Può farmi gentilmente un esempio con i miei dati reali, a maggior chiarezza?
Grazie, la seguo.
Roberto
Maggio 14, 00:33Il rispetto del massimale settimanale di ore è impostato sull’azienda e non sul lavoratore. L’azienda deve verificarne il rispetto per i propri lavoratori.
Seme
Maggio 14, 13:58In pratica vuole dire che se per il primo lavoro faccio 25 ore settimanali ordinarie, per quell’azienda il massimale è raggiunto quando ho svolto altre 23 ore di lavoro straordinario (25+23=48). E a questo bisogna poi aggiungere che se per il secondo lavoro faccio altre 20 ore settimanali ordinarie, per questa altra azienda il massimale è raggiunto quando ho svolto ulteriori 28 ore di lavoro straordinario(20+28=48). E’ questo che vuole dire? Ho interpretato bene quello che vuole dire?
Roberto
Maggio 18, 14:08Sì, il massimale delle 48ore è su base aziendale.
Seme
Maggio 09, 16:57Salve, attualmente svolgo un lavoro part-time presso un’azienda con 25 ore settimanali (mattina) e svolgo anche un’altro lavoro part-time presso un’altra azienda con 20 ore settimanali (pomeriggio). Le due aziende operano in settori economici completamente diversi tra loro. Vorrei aumentare le ore svolte presso la prima azienda portandole a 35 ore, per un totale di 55 ore settimanali. Dato il limite delle 48 ore settimanali ciò non sarebbe possibile, ma nel caso facessi ugualmente queste ore (55) a cosa andrei incontro? Cioè:
1) Cosa rischio personalmente?
2) Ci sono conseguenze anche per i due datori di lavoro?
Grazie.
Roberto
Maggio 11, 13:37In primis, lei ha l’obbligo di comunicare ai suoi datori di lavoro l’attività prevista presso l’altro datore, con le relative ore. Inoltre, in caso di infortunio, l’Inail potrebbe tenere conto di questo comportamento. In quanto, per sua scelta, lei ha contravvenuto al rispetto delle regole sull’orario di lavoro e sui relativi riposi che sono imposti dal legislatore per motivi di salute e sicurezza.
mjfox
Maggio 05, 12:51Salve, l’anno scorso mia moglie era disoccupata e si è iscritta ad un corso serale gratuito per disoccupati di quelli finanziati dalla regione.
Ad un certo punto ha ricevuto una convocazione per supplenza breve da 24h settimanali e ovviamente ha accettato…
Ora viene fuori che per questo corso è stato prodotto un CUD di ben 35 euro complessivi (indennità di frequenza) e nel CUD c’è scritto che era un rapporto di lavoro. Forse è solo una mia pignoleria, ma non è che questa cosa può creare problemi? Bisognava richiedere l’autorizzazione del dirigente scolastico? Doveva “dimettersi” dal corso? Mancava poco e quindi lo ha terminato visto che era compatibile con l’impegno scolastico, ma onestamente non era chiaro che fosse un “lavoro”.
In rete non ho trovato nulla in merito a questa situazione però leggo che è consentita la partecipazione a seminari che prevedano rimborsi spese. Questa qui è indicata in busta come indennità allievi.
Roberto
Maggio 07, 10:39Ritengo che possa essere considerata una sorta di “indennità di partecipazione” alla stregua di quella che viene ricevuta dai tirocinanti extracurriculari. Detta indennità non rientra tra i redditi da lavoro dipendente e come tale non prevede alcuna comunicazione al dirigente scolastico.
Strapec Alina Nadia
Maggio 01, 12:26Buongiorno io ho un contratto determinato partime con 20 ore settimanali distribuito i 5 giorni alla settimana e vorrei sapere se si puo fare un altro lavoro con i voucer fino a che somma e se fanno redito a 730 Grazie
Roberto
Maggio 05, 07:32Sì, è fattibile. Le prestazioni occasionali (ex voucher) sono possibili fino a 5mila euro e esenti da imposizione fiscale.
Strapec Alina Nadia
Maggio 01, 12:18Buongiorno io ho un contratto part time di 20 0re settimanale sui 5 giorni settimanali.Vorrei sapere se posso fare un altro lavoro presso una famiglia con i waucer ,fino a che somma,e se fanno redito quando faccio 730? grazie.
Elena
Aprile 22, 11:52Buonasera, al momento sto lavorando con 2 contratti part-time di 4 ore per 5 giorni alla settimana, uno a tempo indeterminato CCNL metalmeccanici artigiani e l’altro con CCNL studi professionali presso un commercialista.
Il commercialista sostiene che le ferie e i permessi del CCNL Studi Professionali sono calcolati ad ore e riproporzionati ad un part time del 50% , quindi pochissimi. E’ veramente cosi’? Per l’altro lavoro ho tutto normale come se fossi assunta a tempo pieno, la differenza sta in una particolarita’ del contratto studi professionali o perche’ svolgo 2 part-time? Nel caso dove posso trovare la normativa da far vedere al commercialista?
Grazie.
Roberto
Aprile 23, 08:52I Ccnl prevedono, per la maggior parte degli istituti contrattuali una riproporzione in base al tipo di part-time ed al numero di ore, così come avviene per la stessa retribuzione che non può essere uguale ad un lavoratore a tempo pieno.
filippo leodori
Marzo 30, 12:29Salve
in merito alla questione vorrei sapere se il limite delle 48 ore vale anche se i due rapporti in questione sono un full time e l’altro part time.
Oppure chi ha già un rapporto full time non puo’ avere un altro rapporto part time anche per poche ore(es.8- tot.48)
grazie
Roberto
Marzo 30, 21:12E’ possibile avere un rapporto full time e un ulteriore rapporto a part-time.
Jay
Marzo 25, 16:38Buonasera,
vorrei chiederLe un’informazione in merito alla mia attuale situazione lavorativa. Ho un contratto a tempo indeterminato part-time (25 ore settimanali esclusi eventuali straordinari) e sono stata assunta come categoria protetta. Stavo valutando l’opzione di un secondo lavoro part-time (20 ore settimanali) e mi chiedevo se anche in questo caso potrei essere assunta tra le quote facenti parte delle categorie protette o se ho l’obbligo di stipulare un solo contratto di questo tipo (non so se la legge 68/99 disciplina restrizioni in merito).
La ringrazio per la cortese attenzione.
Roberto
Marzo 26, 09:23Ritengo che non sia possibile una ulteriore assunzione quale categoria protetta, in quanto dovrebbe essere stata sospesa dal Collocamento obbligatorio. Comunque, è il caso che Lei chieda informazioni direttamente al Centro per l’Impiego ove risulta iscritta.
titti
Marzo 17, 16:34un coltivatore diretto puo’ assumere un lavoratore stagionale per alcuni giorni al mese , gia dipendente otd stagionale presso altro datore di lavoro ma a tempo pieno e per circa 15 giorni al mese?
Giusi
Marzo 14, 00:09Salve,
Sono Giusi scrivo per avere delle informazioni riguardo la situazione di mio figlio . Da alcuni anni lavora come assistente amministrativo presso una scuola paritaria per 6 ore. In questi giorni si è presentata l’occasione di poter lavorare presso un’ottica con regolare contratto PRESUMO di 44/46 ore.
Quante ore al massimo può fare sommando le due attività?
Ci sarebbe la possibilità di passare le ore di assistente amministrativo da 6 a 2, sarebbe meglio?
Potrebbe omettere di dire al proprietario dell’ottica che ha un altro contratto?
Il cumulo dei due contratti e quindi dei due cud rischierebbe di far pagare molto in termini di tasse?
Mi perdoni per l’elevato numero di domande, ma mi piacerebbe conoscere bene la situazione.
Grazie mille.
Giusi
Roberto
Marzo 20, 23:54Ritengo di no, trattandosi di due rapporti di lavoro da dipendente a tempo pieno. Il lavoratore è obbligato a comunicare eventuali altri rapporti di lavoro in essere.