E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?

ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.

Nei commenti a seguire è possible leggere ulteriori specificazioni  sul tema da parte dell’autore.


Autore

Roberto Camera
Roberto Camera 567 posts

Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

Vedi tutti gli articoli di questo autore →

1.183 Commenti

  1. Sara G
    Novembre 19, 08:45

    Buongiorno, io sono stata assunta dall’azienda come sostituta maternità. La persona in maternità non è ancora rientrata, ma essendoci stato una riorganizzazione aziendale per cui io rientro già nell’organico ho richiesto quindi che mi si cambiasse contratto. Mi è stato comunicato che nonostante la volontà l’azienda non può farmi un nuovo contratto prima del rientro della maternità. Trovo che l’azienda stia solo temporeggiando per avere più margine di trattativa al rientro della collega in maternità. O in realtà è vero che il mio contratto non può essere modificato prima del rientro?Grazie

    • Roberto
      Novembre 20, 13:11

      Buongiorno, durante il contratto per motivi sostitutivi non possono essere variate le masioni. L’eventuale modifica potrebbe portare a che quel contratto non sia da considerare a tempo determinato. L’azienda, potrebbe comunque cessare anticipatamente e riassumerla per un motivo diverso e non sostitutivo.

      • Maria
        Gennaio 30, 13:09

        Buongiorno io o già 2 lavori part-time uno di 20 ore l altro di 15 ore e possibile fare altre ore mi è stato proposto da un altra azienda altre 25 ore e possibile grazie attendo risposta

        • Roberto
          Gennaio 31, 10:02

          Ritengo che non sia il caso, in quanto la sommatoria dei 3 contratti arriva a 60 ore settimanali. Inoltre, ci potrebbe essere una sovrapposizione di orario tra le varie attività.

  2. Silvano
    Novembre 05, 22:16

    Buongiorno,
    sono iscritto nelle graduatorie provinciali docenti, III fascia, della scuola secondaria. Ho ricevuto da un IIS, una convocazione per effettuare 8 ore di Matematica presso il corso serale. La dirigente però si oppone alla concessione della supplenza poiché io sono già impiegato presso un’azienda privata con un contrato di lavoro full-time di 40 h. settimanali. Lei sostiene che la deroga alle condizioni di incompatibilità tra impiego pubblico e privato, recitate nel art. 53 del D.Lgs. n. 165 del 2001, per contratti nel pubblico impiego con un orario fino al 50%, valga solo in caso si parta dall’essere impiegato pubblico e si chieda al Dirigente, il cui consenso è sempre condizione necessaria, di poter firmare un contratto di lavoro nel privato, e non nel caso contrario. Cioè il fatto che io sia già dipendente privato, nonostante non ci sia alcun conflitto di interessi tra le due mansioni, e nonostante non ci sia assolutamente sovrapposizione di orario, a suo dire, mi preclude la possibilità di essere assunto a svolgere l’insegnamento per 8 h. settimanali anche se esse rappresentano meno del 50% della cattedra completa (18 h/sett).
    A nulla sono valse le mie insistenze a sostegno della mia causa, la dirigente è ferma sul punto che i due impieghi sono incompatibili. Per questo ha tenuto, le sue classi del serale, tra cui una 5^, senza insegnante di matematica dal 9 ottobre ad almeno oggi, 5 novembre.
    Cosa posso portare alla sua conoscenza per convincerla che non rischia nulla a concedermi la supplenza?
    P.S. Non l’ha convinta neanche il fatto che io stesso l’anno scorso abbia insegnato, sempre matematica, per 9 ore settimanali in un altro IIS della stessa città.
    Spero in una sua celere risposta poiché potrei ancora essere in tempo ad ottenere la supplenza in caso portassi prove a mio favore.
    Grazie. Cordiali saluti

    • Roberto
      Novembre 06, 09:44

      Richieda per iscritto alla dirigente su quale presupposto, normativo e/o di prassi amministrativa, avvalora la sua interpretazione dell’articolo 53. In particolare, laddove non vi sia alcuna incompatiilità con l’attività di natura privata.

      • Silvano
        Novembre 06, 18:12

        Intanto la ringrazio per la celerità nella risposta.
        In realtà ho un paio di mail in cui la dirigente richiama diversi articoli e motiva la sua posizione, ma sono un po’ lunghe per essere pubblicate. Forse un estratto significativo potrebbe essere il seguente:

        “La sua situazione non è quella prevista perché lei non è dipendente pubblico. La norma prevede la possibilità per chi ha già un rapporto di pubblico impiego di essere autorizzato a svolgere attività nel privato quindi risulta una preminenza del datore pubblico su quello privato. Non solo, la concessione del part time al dipendente pubblico e l’autorizzazione a svolgere attività nel privato non sono atti dovuti e possono essere rifiutati.
        Spero di essermi spiegata, lei legge la norma al contrario: non è un diritto per il lavoratore privato dipendente essere assunti con un contratto part time, è invece il dipendente pubblico che può chiedere (non è detto lo ottenga) il part time e l’autorizzazione”

        Cioè lei sostiene che le deroghe sull’incompatibilità, previste dall’art. 53 per chi ha un part-time fino al 50% nel pubblico, valgono solo se uno è dipendente pubblico e vuole aggiungere un impiego nel privato e non viceversa. Il mio caso è di dipendente privato full-time che vorrebbe accettare un incarico part-time nel pubblico .
        Se lei è disponibile posso comunque inoltrarle il testo integrale delle mail.
        grazie ancora. Cordiali saluti

        • Roberto
          Novembre 06, 21:44

          Ritengo che non vi possa essere una preclusione “ab origine” senza che vi sia una incompatibilità con l’attività privata. La dirigente dice correttamente che “non è un diritto per il lavoratore privato dipendente essere assunto con un contratto part-time”, ma non vi è neanche un divieto precostituito.

    • Tiziana
      Novembre 25, 12:06

      Salve.
      Vorrei esporre la situazione contraria e/o simile a quella di Silvano.
      Io lavoro presso un Ente Locale, Comune, a tempo pieno e indeterminato. Ho ricevuto diverse chiamate di disponibilità per collaborazione scolastica, in particolare una di mio interesse con scadenza fino al 30/06/2020 per 18 ore settimanali. A tal proposito la mia amministrazione è stata concorde nel rilasciare il nulla osta per altrettante 15 ore /sett., quindi per un totale di 33 ore/sett. fra i due Enti.
      Se per un Segretario Generale di un Comune ce il parere positivo a procedere, di fatto è stato così, al contrario un Direttore Didattico d’Istituto che dopo 3 settimane, averti assunto con contratto, revoca quest’ultimo per cause di incompatibilità secondo l’art. 65 del DPR 10 Gennaio 1957 n. 3. Dulcis in fundo per l’Istito Scolastico, il rapporto di lavoro produce solo effetti economici e non giuridici.
      Vengo e mi spiego, cosa ce di giusto o/e errato in tutto ciò? ma soprattutto è mai possibile che queste leggi italiane non sono comprensibili o lo sono soggettivamente?
      Dott. Camera sarei compiaciuta per un suo parere. La ringrazio anticipatamente.

      • Roberto
        Novembre 26, 08:17

        Purtroppo la normativa prevista dall’art. 65 sancisce la non cumulabilità di impieghi pubblici, cosa che senza una previa verifica di incompatibilità è assurda e inopportuna, soprattutto quando l’impiego è ad orario ridotto (part-time).

  3. 13si
    Ottobre 28, 17:15

    Buonasera. Posso svolgere tirocinio extra-curriculare presso un ufficio giudiziario di 25 ore settimanali (con rimborso spese previsto dalla regione) e contemporaneamente accettare supplenze come collaboratore scolastico (18 ore o 12 ore o 6 ore settimanali)? Grazie

    • Roberto
      Ottobre 29, 08:19

      Ritengo che non vi siano incompatibilità tra le due attività. Ricordo che il tirocinio non è considerato rapporto di lavoro ma mera formazione. L’importante è non accavallare gli orari di lavoro.

  4. micio
    Ottobre 25, 15:27

    Buongiorno,
    mio marito è titolare di un’impresa famigliare e io sono collaboratrice, lavoro 4 ore il mattino mentre il pomeriggio sono a casa, mi è stato proposto di ritornare a lavorare come impiegata nella ditta dove lavoravo prima di aprire il negozio con mio marito.
    I 2 lavori non sono in concorrenza. Posso fare entrambi i lavori? Per quanto riguarda l’INPS devo versare i contributi doppi?

    • Roberto
      Ottobre 28, 12:35

      Non vi sono incompatibilità tra le due attività. La contribuzione andrà corrisposta per le due attività, in proporzione al compenso/retribuzione percepita.

      • Carlos
        Ottobre 31, 12:05

        Buongiorno, una domanda: se sono dipendente pubblico al 50% e con partita IVA lavoro presso altro ente, ho un tetto massimo di 18 ore a settimana come libero professionista o ne posso lavorare anche di più e fino a quante? Grazie

        • Roberto
          Ottobre 31, 16:24

          Nei rapporti di lavoro a partita IVA non vengono considerate le ore, in quanto la prestazione è legata alla realizzazione di una opera o di un servizio.

          • Riv
            Novembre 26, 01:04

            Salve! Ho un contratto a progetto presso un call center. Mi chiedevo se, qualora dovessi essere chiamata per delle supplenze nella scuola pubblica, potessi accettare visto già il contratto in essere stipulato con la prima azienda in orario mattutino. Grazie per l’ risposta, saluti!

            • Roberto
              Novembre 26, 08:12

              Se l’ente pubblico non prevede preclusioni in caso di altro rapporto di lavoro e se gli orari sono compatibili, non vedo problemi all’assunzione.

    • SERENA91
      Ottobre 30, 14:10

      Salve, volevo chiedere qualche informazione. Io lavoro in un negozio di giocattoli, prima facevo 40 ore ma da quando mi hanno messo a tempo indeterminato mi hanno dimezzato a 20 ore. Se volessi cercare un secondo lavoro che tipo di contratto posso fare? Quante ore?

      • Roberto
        Ottobre 31, 08:08

        Se la sua scelta ricadrà un un contratto subordinato, non superi le 28 ore, anche se normativamente il massimale di durata settimanale è settato per singolo rapporto. Se viceversa, sceglie un contratto di natura autonoma, la gestione delle ore dipenderà solo da Lei.

  5. Salve, lavoro part time (75%) per un azienda privata di ristorazione collettiva come impiegata d’appalto/dietista (ccnl pubblici esercizi ristorazione, turismo commercio). Vorrei aprire P.IVA per avviare un attività di biologo nutrizionista nel tempo libero, in quanto biologo iscritto all’albo. Devo avvisare il mio datore di lavoro? Esistono dei formulari standard per la comunicazione? Non credo che le due attività sia concorrenziali.

    • Roberto
      Ottobre 15, 16:22

      Le consiglio, comunque, di comunicare l’apertura della partita iva alla sua azienda. Non si tratta di una richiesta di autorizzazione ma di una mera comunicazione.

  6. Antoo
    Ottobre 15, 09:25

    Salve, lavoro part time (75%) per un azienda privata di ristorazione collettiva come impiegata d’appalto/dietista (ccnl pubblici esercizi ristorazione, turismo commercio). Vorrei aprire P.IVA per avviare un attività di biologo nutrizionista nel tempo libero, in quanto biologo iscritto all’albo. Devo avvisare il mio datore di lavoro? Esistono dei formulari standard per la comunicazione? Non credo che le due attività sia concorrenziali.

  7. Antoo
    Ottobre 15, 09:18

    Salve, lavoro con part time (75%) a tempo indeterminato presso un azienda privata di ristorazione collettiva, come impiegata d’appalto/dietista. Il CCNL di riferimento è Turismo Pubblici esercizi ristorazione collettiva. Vorrei aprire P.Iva per esercitare nel tempo libero la professione di biologo nutrizionista (in quanto iscritta all’albo biologi). E’ possibile farlo? Se devo avvisare il datore di lavoro esistono dei moduli standard a cui fare riferimento? grazie

  8. miky
    Ottobre 09, 11:38

    Buongiorno Roberto,
    a dicembre dovrei iniziare un lavoro 25 ore settimanali (4 o 6 mesi di contratto previsti), presso un comune; chiedo cortesemente se fosse compatibile, durante quei mesi, mantenere aperta la mia partita iva come libero professionista (in ambito assolutamente non concorrente e previo consenso dell’ente). E nel caso l’orario fosse di 36 ore?
    Grazie in anticipo

    • Roberto
      Ottobre 10, 09:14

      La cosa è fattibile a condizione che Lei comunichi all’amministrazione pubblica (Comune) la posizione di libero professionista e riceva un consenso scritto alla continuazione dell’attività autonoma in ambito non concorrenziale con l’Ente.

  9. Giorgio
    Ottobre 02, 16:58

    Salve Dott., ho un contratto indeterminato ( 25 h settimanali) presso un call center inbound e sono stato convocato per una docenza a scuola (18 ore). Da come ho letto, la docenza è incompatibile per il lavoro privato ma il problema è il seguente:
    il primo mese di docenza farò 25 ore (azienda) + 18 ore (scuola) sperando che poi mi concedano l’aspettativa, cosa rischio?

    se l’azienda non si concederà l’aspettativa mi abbasserò il contratto a 20 ore, svolgendo un totale di 38 ore settimanali (20 azienda+18 scuola) in tal caso cosa rischio?
    Come si dice il rischio vale la candela? o mi ritroverò a pagare sanzioni eccessive?
    grazie mille

    • Roberto
      Ottobre 03, 10:35

      La incompatibilità va verificata caso per caso, non esiste di default. Sicuramente dovrà avvertire la scuola e richiedere una autorizzazione espressa da parte dell’ente che vada ad evenziare la mancanta incompatibilità tra i 2 lavori.
      Per quanto riguarda l’orario complessivo, non esiste una norma che vieta, al lavoratore, il superamento delle 40 ore svolte presso più datori di lavoro.

  10. giulia88
    Ottobre 01, 08:50

    Buongiorno,
    ho bisogno di una consulenza…Ho un contratto full time a 40 ore presso un’azienda privata. Ho l’opportunità di fare delle supplenze come collaboratore scolastico per 6 o 12 ore settimanali?
    mi è consentito?
    Posso fare 40 ore in un provato e massimo 12 in un pubblico? Fermo restando che le ore siano compatibili con i 2 lavori?

    • Roberto
      Ottobre 01, 14:00

      Le consiglio di limitare il massimale dei 2 orari di lavoro a 48 ore complessive la settimana. Inoltre, deve verificare la compatibilità dell’attività privata rispetto alle mansioni nel pubblico impiego.

Rispondi

Solo registrati possono commentare.