E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?
ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.
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1.183 Commenti
Dom
Gennaio 29, 11:17Buongiorno,
ho un contratto indeterminato da 25 ore settimanali orizzontale. Mi hanno proposto un altro contratto indeterminato verticale con un altro datore di lavoro organizzato in due settimane, la prima da 20 ore e la seconda da 24. Premettendo che le ore di riposo che per legge spettano al lavoratore ci sono, sforerei di una sola ora il limite settimanale. A cosa vado incontro? Cosa rischio?
Grazie
Roberto
Febbraio 01, 08:24Il problema potrebbe ravvisarsi in caso di infortunio, in quanto l’Inail potrebbe non corrispondere quanto dovuto per causa parzialmente imputabile allo stesso lavoratore.
Guenda
Gennaio 28, 10:51Gentilissimo Roberto,
Sono un’infermiera con contratto uneba 24 ore settimanali e lavoro presso una RSA .
Mi è stato offerto un altro lavoro che mi occuperebbe un giorno alla settimana . Da quanto ho letto nelle sue risposte precedenti in teoria potrei accettarlo dal momento in cui non supero le 48 ore settimanali .
Sono obbligata a comunicare al mio datore di lavoro che lavorerò presso un’altra azienda? Oppure no?
Una seconda domanda: se io chiedessi aspettativa non retribuita e in quei mesi rimanessi incinta, potrei sospendere l’aspettavo va e far subentrare la maternità anticipata?
Grazie per le sue gentili risposte.
Roberto
Febbraio 01, 08:211° quesito: E’ corretto fornire l’informazione al proprio datore di lavoro, soprattutto se quest’ultimo è una pubblica amministrazione che dovrà verificare la compatibilità della sua seconda attività.
2° quesito: E’ una valutazione che dipende da quanto stabilito dal Ccnl di riferimento e dal regolamento aziendale.
valentina
Gennaio 25, 16:12Salve, ho un contratto par-time 24 ore commessa, mi hanno fatto un contratto a tempo determinato con la scuola per 18 ore supplente. Posso mantenere entrambe i posti di lavoro? vale sempre il discorso delle 48 ore?grazie Valentina
Roberto
Gennaio 26, 12:27A mio avviso, sì. Senta l’ufficio scolastico per quanto riguarda la collocazione oraria della prestazione e l’eventuale compatibilità con altra attività lavorativa.
Roberto
Gennaio 25, 10:41Nessun problema se la sommatoria massima delle ore svolte nei 2 rapporti di lavoro non supera le 48 ore settimanali.
Massimo
Gennaio 22, 22:10Buonasera
Vorrei sapere se è possibile svolgere 2 lavori diversi l’uno dall’altro . Sono assunto a tempo indeterminato in una cooperativa e nell’eventualità mi sarebbe stato proposto di fare come 2° guida il tassista . Ciò è possibile?
Miriam
Gennaio 18, 20:15Buonasera,
ho un contratto a tempo determinato part-time al 60% in una pa (21 ore e mezza a settimana), mi hanno offerto un lavoro a tempo indeterminato (tutele crescenti) in un’azienda pubblica sempre part-time tramite società interinale. I miei dubbi sono i seguenti:
1-possono coesistere i due rapporti di lavoro?
2-se si quante altre ore potrei lavorare nella nuova azienda pubblica? vale sempre il limite delle 48 ore massime?
3-la nuova azienda potrà usufruire degli incentivi del Jobs Act relativamente all’esonero della parte contributiva?
Grazie.
Roberto
Gennaio 20, 08:261. dipende se sono attività concorrenziali e se sussiste compatibilità. E’ il caso di informare la sua pubblica amminstrazione al fine di avere una autorizzazione specifica.
2. sì, sussiste il massimale previsto dal dlvo 66/2003.
3. a mio avviso, sì, in proporzione alla durata oraria del part-time.
irene
Gennaio 15, 16:07Buonasera,
vorrei sapere se quanto detto sopra è valido anche per una collaboratrice domestica con contratto part-time di 10 ore settimanali, che dovrebbe essere assunta da un’altro datore di lavoro, in un settore totalmente differente.
Grazie.
Roberto
Gennaio 15, 17:31non capisco a quale risposta si riferisce. Comunque, la lavoratrice domestica può stipulare un altro contratto di lavoro (in un settore diverso) a part-time.
Roberto
Gennaio 15, 15:09essendo un lavoratore dipendente, sta da se che si tratta di un rapporto subordinato.
michelangelo
Gennaio 14, 11:08Nella mia richiesta precedente forse non sono stato chiaro.
Sono socio srl al 50% e non sono amministratore ma dipendente lavoratore. .
Avendo io questo 50% srl sono considerato subordinato o non all’amministratore (non socio ) ?
( L’altro 50% delle quote è di un altro socio esterno solo finanziatore )
grazie michelangelo
michelangelo
Gennaio 13, 18:23un socio dipendente srl che detiene il 50% delle quote – con amministratore unico non socio
può considerarsi subordinato o non ? dal momento che eventuali approvazioni e rifiuti di delibere
è determinante la sua approvazione.
grazie Michelangelo
Roberto
Gennaio 14, 08:28è difficile considerare subordinato un amministratore unico. Come può essere dipendente di se stesso?