E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?
ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.
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1.183 Commenti
Anita
Luglio 27, 10:28Buongiorno. Mi hanno offerto un contratto a tempo determinato fino a dicembre 2018 nella P.A. di 30 ore part time nell’ufficio di supporto di un politico locale (profilo che, come immaginerà, sulla carta ha gli stesso doveri di un tempo determinato ma poi nella prassi è più flessibile, soprattutto negli orari di lavoro). Parallelamente svolgo anche una collaborazione giornalistica (co.co.co come permesso dalla mia categoria professionale, sono iscritta all’ordine dei pubblicisti giornalisti) e un co.co.pro. come ufficio stampa per una società cooperativa (che opera fuori regione, quindi senza conflitto di interessi con il mio lavoro nella Pa). Collaborazioni, queste, non quantificabili negli orari e che io svolgo nel fine settimana quando libera dal mio lavoro nella PA. E’ possibile far convivere queste occupazioni a livello contrattuale? La ringrazio e le auguro un buon lavoro.
Roberto
Luglio 29, 22:25Le collaborazioni, essendo una tipologia di lavoro assimilabile al lavoro autonomo, non soggiace alle regole sull’orario di lavoro previste per i lavoratori subordinati, per cui ritengo che, qualora non costituiscano incompatibilità tra di loro e soprattutto con l’attività di lavoro dipendente presso la PA, non vi sono preclusioni ad effettuarle.
VARGHESE
Luglio 13, 11:10SALVE DOTTORE,
SONO UN BADANTE CS , NON CONVIVENTE. LAVORO PER DUE DATORE DI LAVORO DIVERSI. IL PRIMO CON 25 ORE SETTIMANALI. L’ALTRO 30 ORE SETTIMANALI. COSI SUPERA 48 ORE SETTIMANALI. PER FAVORE , VORREI CHE SONO I SANZIONI E CONSEGUENZE
Roberto
Luglio 18, 11:24Non sono previste sanzioni per il lavoratore qualora sfori il limite massimo previsto dalla normativa. Il problema, nel suo caso, potrebbe essere legato alla sicurezza sul lavoro. Un eventuale infortunio potrebbe portare l’Inail a verificare il rispetto dei riposi (giornaliero e settimanale) e dell’orario complessivo svolto tra più datori di lavoro.
Luigi
Luglio 06, 19:52Salve, sono un lavoratore socialmente utile a 20 ore settimanali, categoria considerata comunque disoccupata, l’importo che percepisco è considerato sussidio di disoccupazione. Da qualche mese l’ ente presso cui lavoro mi ha fatto un contratto a 5 ore settimanali che rinnova di volta in volta. Adesso ho la possibilità di essere assunto a tempo determinato full time presso altro ente. È possibile poter svolgere anche questo lavoro. Grazie
Roberto
Luglio 18, 12:16E’ possibile svolgere un’altra attività lavorativa sia a tempo determinato che indeterminato. Inoltre anche cumulare due rapporti di lavoro.
joson
Luglio 06, 15:24salve .Dottore vorrei chiederla 2 cose lavoro in una steke House /OLD WILD WEST ) come cameriere ,con contratto indeterminato cerca 35 ore settimanale e adesso ho cominciato un altro lavoro in hotel come commi di sala..con contratto a chiamata di 13/20 settimanale vorrei sapere se avrò qualche problemi gradirei più informazione ..cordiale saluti
Roberto
Luglio 18, 12:18In linea di massima, i due rapporti di lavoro non sono incompatibili, anche perchè il contratto a chiamata non presuppone un lavoro continuo. Le consiglio, comunque, di rispettare le regole legate al riposo giornaliero ed a quello settimanale.
Silvia
Luglio 05, 17:26Buonasera, il mio compagno è assunto come operaio agricolo a tempo determinato dalla ditta “A” fino al mese di ottobre. In questo momento però la stessa ditta lo fa stare a casa perchè non c’è niente da fare nel vigneto. Gli è stato proposto dalla ditta “B” un altro contratto a tempo determinato, sempre come operaio agricolo. Vorrei sapere se può avere contemporaneamente due contratti come operaio agricolo a tempo determinato nello stesso periodo e lavorare in una delle due ditte nei periodi che l’altra ditta lo fa stare a casa.
Grazie mille e buona serata.
Roberto
Luglio 06, 09:54Teoricamente no. Bisogna capire anche la sospensione attivata dalla ditta A come è stata formalizzata: esempio, sospensione retribuita?
Enrico
Giugno 28, 20:15Salve, ho un contratto metalmeccanico full time a tempo indeterminato a 40 ore a settimana, mi hanno proposto un contratto a chiamata ,settore ristorazione, praticamente dovrei andare a fare il cameriere 3/4 sere a settimana. Le 48 ore le supererei alla grande. La mia domanda è se mi conviene accettare ma soprattutto a cosa vado incontro
Roberto
Luglio 02, 15:07L’aver stipulato un contratto intermittente non la porta a sforare il massimale settimanale, in quanto la “chiamata” non può essere ipotizzata preventivamente. Il mio consiglio è quello di accettare le sole chiamate entro il massimale settimanale previsto (48 ore). Il lavoratore, direttamente, non va incontro ad alcuna problematica se non ad una riduzione delle capacità lavorative in virtù del surplus di lavoro.
Riccardo
Giugno 24, 12:16Buongiorno, vorrei chiedere un informazionie, io ho un lavoro part time indeterminato 24 ore, e ho lavoro a chiamata presso il principato di monaco quindi non piu in italia, la mia domanda e’ il datore e’obbligato a darmi il giorno o il turno per fare il secondo lavoro, anche se i turni del primo sono già stati stilati?
Grazie per l’attenzione.
Roberto
Giugno 25, 11:45Il suo primo datore di lavoro non ha alcun obbligo di modulare l’orario di lavoro in base ad un suo ulteriore impegno lavorativo presso altra azienda. La sua può essere solo una richiesta che dovrà essere condivisa dal datore di lavoro
Veronica
Giugno 21, 23:08Buonasera, lavoro come insegnante con un contratto a t.i. part time al 50% (12 ore) e svolgo un secondo lavoro con contratto a t.d. nella formazione professionale (20 ore). Il sindacato sostiene che devo tenere il 50% delle ore anche nel lavoro nella formazione professionale (quindi 18). Volevo chiederle se questo è vero, e se nel mese di luglio posso aumentare le ore nella formazione e se sì sino a quanto. Grazie
Roberto
Giugno 22, 12:16Le due attività sono slegate tra loro e non necessariamente devono avere la medesima percentuale. L’importante è non sforare il massimale medio di ore settimanali (48 ore) oltre ai riposi giornalieri e settimanali.
cooooop
Giugno 21, 11:33Buongiorno, in seguito alla nuova riforma del 2018, è ancora possibile superare 40 ore con due contratti di lavoro part-time? in particolare, ho un contratto di lavoro CCNL (coop sociale) da 30 ore e uno UNEBA (coop. sociale) da 18. é possibile o è cambiato qualcosa con la riforma? grazie
Roberto
Giugno 21, 14:46Sinceramente non conosco il Contratto collettivo da Lei richiamato. Per quanto riguarda la normativa, non vi è alcuna preclusione.
Giac90
Giugno 20, 13:40Buongiorno,
Ho attualmente un contratto di lavoro a tempo determinato a 40 ore settimanali (da lun a ven). Un altro datore di lavoro mi vorrebbe proporre un contratto di lavoro a chiamata per il week-end, sabato e domenica per i prossimi 3 mesi. Sono a chiederle se le due tipologie di contratto possono coesistere o se si potrebbero verificare alcuni problemi a livello fiscale.
La ringrazio anticipatamente
Roberto
Giugno 21, 14:45Da un punto fiscale l’unico problema potrebbe essere il superamento dello scaglione con l’applicazione dell’aliquota superiore.