E’ possibile fare due lavori a part time e fino a che orario massimo?
ll cumulo di più rapporti di lavoro part time con più datori di lavoro è possibile, fermo il rispetto dei limiti di orario di lavoro posti a tutela del lavoratore come disciplinati dal D.Lgs. n. 66/2003 (massimo 48 ore la settimana).
A tal fine, anche se non esiste alcun divieto di essere titolari di più rapporti di lavoro non incompatibili, il lavoratore ha l’onere di comunicare ai datori di lavoro l’ammontare delle ore in cui può prestare la propria attività nel rispetto dei limiti
indicati e fornire ogni altra informazione utile in tal senso (vedi circolare Ministero del lavoro n. 8/2005).
Per quanto riguarda la questione relativa al trattamento delle ore che superano le 40 settimanali, queste vanno calcolate in merito al singolo rapporto di lavoro, per cui si ritiene che non si debbono applicare maggiorazioni.
Infine, per quanto riguarda il riposo settimanale, il Ministero del Lavoro con un interpello del 2006 ha confermato che “nelle ipotesi di cumulo di più rapporti di lavoro a tempo parziale con più datori di lavoro, resta fermo l’obbligo del rispetto dei limiti di orario di lavoro e del diritto al riposo settimanale del lavoratore, come disciplinati dal d.lgs. n. 66/2003”.
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1.183 Commenti
Lisa
Giugno 10, 11:53Buongiorno sig. Roberto, avrei da porle un quesito. Attualmente ho in essere 7 contratti tutti a chiamata, di cui 2 a tempo indeterminato mentre i restanti 5 a tempo determinato. Sono tutti lavori saltuari senza né orari né giorni definiti. Per intenderci, lavorando come hostess, promoter, maschera teatrale può capitare che un mese non lavori da nessuna parte come un altro lavori tutti i weekend (sabato e domenica) e qualche ora di sera o durante la settimana. .ad ogni modo decido io se lavorare o meno.
Ero intenziona questa estate a lavorare come operaia stagionale nella “campagna del pomodoro”, ma al momento del colloquio mi è stato detto che per sottoscrivere il loro contratto non avrei dovuto averne aperti degli altri perché se no figurava come se lavorassi più di 40 ore.
Ora, non vorrei licenziarmi da tutte le agenzie che mi fanno lavorare durante l’anno per un singolo lavoro di 2 mesi, non esiste un modo per evitare ciò???
Essendo a chiamata e scegliendo io in ogni caso se accettare il lavoro o meno(lavoro che magari occupa 30 minuti o un’ora) pensavo non ci fossero problemi a fare un lavoro stagionale. Ovvio durante quei mesi lavorerei solo per la ditta di pomodori.
Quindi se un giorno troverò un lavoro full time non potrò tenere aperti gli altri???
Se invece fosse part time???
Grazie in anticipo della risposta, spero di essere stata sufficientemente chiara . .
Roberto
Giugno 13, 18:49La richiesta da parte della azienda stagionale non ha un supporto legislativo. Per evitare un contrasto con l’azienda, potrebbe fare una dichiarazione con la quale afferma che durante il periodo di vigenza del contratto stagionale sarà sua cura non superare il massimale delle ore di lavoro settimanale previsto dal D.L.vo 66/2003, pari a 48 ore.
Lisa
Giugno 13, 22:24Grazie mille!!! Provvederò in questa linea allora.
Roberto
Giugno 10, 07:34Il patto di non concorrenza, generalmente, non vige durante il rapporto di lavoro ma alla scadenza per un periodo determinato (max 5 anni). Detto questo, il problema della concorrenza lo valuterei alla base del principio di fedeltà previsto dal codice civile. E’ su questo che il suo primo datore di lavoro si può avvalere.
Michael
Giugno 09, 20:26Salve, ho in essere un contratto di lavoro part-time come cameriere di livello 4 di 24 ore settimanali (suddivise in 3 giorni, venerdì sabato e domenica, 8 ore cadauno) dal 14/10/2011 con un azienda del settore turismo (un ristorante). Vorrei instaurare un ulteriore rapporto di lavoro part-time di 19,20 ore (suddivise in 3 giorni, 6,40 ore cadauno, non sovrapponendosi con il precedente orario di lavoro poichè in giorni differenti) con un azienda concorrente, ma sottolineo il fatto che nel mio contratto lavorativo in essere non è stata inserita in alcun modo la clausola del patto di non concorrenza, e non è pattuito il corrispettivo a mio favore, come prevede l’art. 2125 c.c.
Quindi per legge il patto di non concorrenza è nullo. Come posso procedere? Si puó rifiutare il mio primo datore di lavoro e licenziarmi? Cordiali saluti, Michael.
gio
Giugno 08, 17:14buonasera sig.roberto,
ho in essere un contratto a tempo indeterminato full time di 36 ore. Le chiedo posso avere con altro datore di lavoro un altro contratto? (stando il rispetto di fedeltà e di incompatibilità dei due lavori)
se si, considerando che il primo contratto è in conclusione (liquidazione volontaria) e il secondo dovrebbe divenire dopo questo periodo di 3 mesi a full time a tempo indeterminato, che tipo di contratto con il secondo datore di lavoro è possibile attivare?
potendo scegliere, contratto a tempo indeterminato? determinato? cocopro? occasionale? voucher?
grazie
gio
Roberto
Giugno 09, 13:12Tutti i contratti menzionati sono possibili, rispettando le regole previste dal D.L.vo 81/2015. In particolare, i contratti subordinati (a tempo indeterminato o determinato) prevedono anche la formula part-time. Il co.co.co. (si ricordi che il co.co.pro è stato abrogato) prevede una autonomia gestionale da rispettare da parte del committente. Il lavoro accessorio (voucher) prevede un massimale di 2.000 euro netti di compenso. Scarterei l’occasionale (art. 2222 c.c.)
Luigi
Giugno 01, 15:27Salve, a causa di difficoltà finanziarie mi è stato chiesto di poter modificare il mio contratto da full time tempo indeterminato a part time per 6 mesi. Ora, non ho ancora la proposta scritta, e nulla che può essere verificato, ma mi chiedo innanzi tutto se è possibile, e se è possibile in maniera continuativa, quindi senza licenziamento e riscossione del TFR già accantonato per gli anni precedenti di lavoro. Le ferie maturate, che fine fanno?
Oltre a ciò chiedo se “esiste” la possibilità di effettuare un tipo di contratto part time rinnovabile di 6 mesi in 6 mesi, diciamo in maniera continuativa, magari un giorno ritrasformabile in full time, senza appunto essere licenziati e riassunti.
Grazie.
Roberto
Giugno 06, 14:12La trasformazione da full-time a part-time deve avvenire obbligatoriamente con la volontà di entrambe le parti (azienda e lavoratore). La mancata accettazione del lavoratore comporta la non modifica dell’orario di lavoro. Anche i conseguenti rinnovi del part-time ciclico, devono essere condivisi con il lavoratore. Durante il periodo di part-time tutti gli istituti retributivi, contributivi e contrattuali (es. ferie) soggiacciono alla riduzione dell’orario di lavoro. Non occorre la risoluzione del rapporto di lavoro per la modifica dell’orario.
Marco
Maggio 30, 16:43Salve, ho una domanda da porLe. Ho un contratto di lavoro part-time a tempo indeterminato di 20 ore settimanali con una Soc. Coop. privata. Essendo venuto a conoscenza di un concorso pubblico cui posso accedere che prevede, qualora superato, l’assunzione a tempo indeterminato con contratto part time di 12 ore settimanale, mi chiedo se i due eventuali impieghi siano compatibili. Come monte ore totale sì, ma non ho certezza sulla compatibilità dell’impiego pubblica con quello privato.
Ringrazio in anticipo.
Roberto
Maggio 31, 11:45L’incompatibilità va valutata caso per caso, soprattutto in presenza di un conflitto di interessi tra la cooperativa e l’amministrazione pubblica. Ad esempio, la cooperativa potrebbe avere in essere appalti con la PA per la quale andrà a lavorare. In linea di massima, mancando l’incompatibilità, i 2 rapporti potrebbero essere svolti senza problema, anche in considerazione del fatto che il rapporto presso la PA è inferiore alla metà dell’orario pieno.
Roberto
Maggio 30, 13:45Buongiorno,
ho un contratto indeterminato part time. Dal 4 anni ad oggi continuano a trasformarlo di 6 mesi in 6 mesi full time senza stacco. Posso avere diritto al full time? C’è una legge che determina dopo quanti rinnovi da part time a full time, il datore di lavoro ti dovrebbe dare il full time?
Grazie
Roberto
Maggio 31, 11:40Non esiste una norma che stabilisce il numero massimo di rinnovi da part-time a full-time. E’ comunque evidente la necessità dell’azienda di averla a tempo pieno e non a part-time. Qualora l’azienda non volesse formalizzare la trasformazione a full-time, l’alternativa è una vertenza giudiziale. Questo, però, incrinerebbe il rapporto di lavoro.
Roberto
Maggio 30, 10:48Trattandosi di un rapporto non stabile (lavoro autonomo), è possibile che il datore di lavoro, in caso di assunzione con un contratto a tempo indeterminato e part-time, possa usufruire dell’agevolazione biennale.
GRAZIA
Maggio 27, 19:02SALVE
SONO UNA LIBERA PROFESSIONISTA CON PARTITA IVA .E’ POSSIBILE FARMI ASSUMERE DA UN DATORE DI LAVORO CON CONTRATTO PART-TIME DI 24 ORE SETTIMANALI APPLICANDO L’AGEVOLAZIONE BIENNALE JOB ACT?
GRAZIE PER L’ATTENZIONE.
Roberto
Maggio 30, 14:24Trattandosi di un rapporto non stabile (lavoro autonomo), è possibile che il datore di lavoro, in caso di assunzione con un contratto a tempo indeterminato e part-time, possa usufruire dell’agevolazione biennale.
Roberto
Maggio 25, 11:06Buongiorno,
volevo chiederle in quanto sono appartentente alle categorie protette e svolgo un lavoro di 21h settimanali, se è possibile fare un secondo lavoro.
Grazie per l’attenzione.
Roberto
roberto
Maggio 27, 14:29Certo, puo’ svolgere un’altra attività sino al raggiungimento del massimale delle 48ore settimanali.