Il contratto di un lavoratore in sostituzione è arrivato a 4 proroghe, una ulteriore proroga lo trasformerebbe in indeterminato?
La società ha assunto, a tempo determinato in sostituzione di un lavoratore in infortunio, un nuovo dipendente. Il lavoratore infortunato però ha tardato il rientro in azienda vista la gravità dell’infortunio, facendo sì che il nuovo dipendente venisse di volta in volta prorogato. Ora il suo contratto è arrivato a 4 proroghe, ma non ha ancora superato i 24 mesi. Se prorogassimo ulteriormente il contratto, questo si trasformerebbe a tempo indeterminato o dovrebbe applicarsi la stessa normativa che generalmente applichiamo per la sostituzione maternità?
Nel caso di motivo sostitutivo, la proroga viene utilizzata in senso atecnico. In pratica, si deve parlare di una naturale prosecuzione del rapporto di lavoro e non di proroga, in quanto non si è ancora realizzato l’evento che è a monte del rapporto di lavoro: il rientro del lavoratore sostituito.
In definitiva, quando alla base del rapporto di lavoro a tempo determinato vi è un motivo sostitutivo (maternità, infortunio, malattia, ecc.), il protrarsi dell’assenza del lavoratore, e quindi la continuazione del rapporto di lavoro del suo sostituto, non va ad intaccare le 4 proroghe.
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21 Commenti
Elena Sala
Ottobre 25, 12:01Buongiorno,
stante l’attuale normativa relativa ai contratti a tempo determinato, quanti rinnovi sono possibili nell’arco dei 12 mesi massimi acausali?
grazie
E.S.
Roberto Camera
Ottobre 25, 13:59Non vi sono limiti al numero di rinnovi, nell’arco dei 12 mesi acausali. Tenga presente che ad ogni rinnovo si applica la maggiorazione contributiva dello 0,50%.