Dimissioni durante la maternità: La NASpI è facoltativa?

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Dimissioni durante la maternità: La NASpI è facoltativa?

Una nostra dipendente è attualmente in maternità facoltativa con un figlio di età inferiore all’anno e, per motivi personali, desidera presentare le dimissioni. Può comunque ottenere la NASpI dimettendosi?

Vediamo in dettaglio quali sono i principali diritti di una lavoratrice che si dimette in questo contesto e i passaggi necessari per accedere alle agevolazioni previste dalla normativa.

Quali Agevolazioni per le Dimissioni in Maternità?

Durante il periodo protetto di maternità, la normativa garantisce alla lavoratrice alcune tutele particolari, previste dall’art. 54 del decreto legislativo n. 151/2001:

  • Esenzione dal Preavviso: In caso di dimissioni, la lavoratrice non è tenuta a dare preavviso, con conseguente risparmio di tempi e formalità burocratiche.
  • Indennità Sostitutiva di Preavviso: Nonostante l’assenza di preavviso, alla lavoratrice dimissionaria spetta l’indennità sostitutiva, che verrà corrisposta direttamente dal datore di lavoro.
  • Diritto alla NASpI: La lavoratrice ha diritto a percepire l’indennità NASpI, allo stesso modo di un lavoratore licenziato. L’accesso alla NASpI rappresenta un supporto economico importante per chi, in una fase delicata come la maternità, necessita di un sostegno finanziario.

Conferma delle Dimissioni presso l’Ispettorato del Lavoro

Per rendere valide le dimissioni, la lavoratrice deve confermarle presso l’Ispettorato del lavoro territorialmente competente. Questo passaggio è obbligatorio per evitare dimissioni non spontanee, garantendo quindi alla lavoratrice una procedura protetta. La conferma delle dimissioni presso l’Ispettorato permette inoltre di bypassare la procedura di dimissioni online, normalmente necessaria in altre circostanze.

Ticket Licenziamento a Carico dell’Azienda

Quando la lavoratrice ha diritto alla NASpI, l’azienda è tenuta a versare il “ticket licenziamento”, un contributo specifico previsto per sostenere le spese del sussidio di disoccupazione. Questo obbligo si applica anche in caso di dimissioni protette durante la maternità, uniformando il trattamento economico della lavoratrice a quello di un lavoratore licenziato.

La normativa sul periodo protetto di maternità prevede importanti tutele per le lavoratrici in dimissioni, assicurando loro un supporto economico e agevolazioni che le pongono nelle stesse condizioni di un lavoratore licenziato. In questo modo, la legge garantisce sia il diritto alla NASpI che la serenità economica necessaria per affrontare una nuova fase di vita, offrendo alla lavoratrice il tempo e le risorse per un’eventuale riorganizzazione personale e professionale.

Autore

Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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