Contratto di prestazione occasionale per studenti: requisiti e alternative

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Contratto di prestazione occasionale per studenti: requisiti e alternative

Vogliamo stipulare un contratto di prestazione occasione con una risorsa, attualmente studentessa. Si paga ritenuta d’acconto al 20%, corretto? La ragazza non ha mai lavorato prima.

Quando si tratta di stipulare un contratto di prestazione occasionale, è importante verificare che il tipo di collaborazione e le caratteristiche del lavoratore siano in linea con quanto previsto dalla normativa. Nel caso di una studentessa senza esperienza lavorativa pregressa, la scelta di un contratto di lavoro autonomo occasionale potrebbe non essere corretta.

Cos’è un contratto di lavoro autonomo occasionale?

Secondo l’art. 2222 del Codice Civile, il contratto di lavoro autonomo occasionale è riservato a collaborazioni caratterizzate da:

  • Brevità della prestazione, che deve essere episodica e non continuativa.
  • Assenza di vincoli di subordinazione, quindi il collaboratore deve operare in piena autonomia.
  • Competenza medio/alta del collaboratore, che deve essere in grado di gestire autonomamente l’attività oggetto del contratto.

Nel caso specifico, una studentessa che non ha mai lavorato prima potrebbe non soddisfare il requisito fondamentale di competenza autonoma, rendendo questo contratto inadeguato.

Alternativa: le prestazioni occasionali ex art. 54-bis del D.L. n. 50/2017

Per brevi periodi e situazioni specifiche, è possibile ricorrere alle prestazioni occasionali previste dall’art. 54-bis del Decreto Legge n. 50/2017, convertito con modifiche dalla Legge n. 96/2017. Questo tipo di contratto:

  • È regolato da requisiti stringenti per le aziende e i lavoratori.
  • Richiede che l’azienda rientri nei limiti di utilizzo previsti dalla normativa.
  • Può essere utilizzato in modo più flessibile rispetto al lavoro autonomo occasionale, risultando una scelta più adatta per situazioni come quella di una studentessa senza esperienza.

Trattamento fiscale: ritenuta d’acconto al 20%

In entrambi i casi, le prestazioni occasionali prevedono l’applicazione di una ritenuta d’acconto al 20% sul compenso lordo. Tuttavia, l’utilizzo del contratto corretto garantisce la conformità normativa e riduce i rischi di contestazioni.

Cosa considerare prima di stipulare un contratto?

  1. Valutare le competenze del lavoratore: È necessario che il collaboratore sia in grado di gestire autonomamente la prestazione.
  2. Rispetto dei requisiti normativi: Per le prestazioni occasionali ex art. 54-bis, verificare che l’azienda soddisfi i limiti previsti dalla legge.
  3. Documentare correttamente il rapporto di lavoro: Una corretta stesura della lettera di incarico o del contratto evita incomprensioni o problemi legali.

Nel caso di una studentessa priva di esperienza, il contratto di prestazione occasionale ex art. 54-bis rappresenta la scelta più adeguata rispetto al lavoro autonomo occasionale regolato dall’art. 2222 del Codice Civile. Questa opzione garantisce maggiore flessibilità e conformità normativa, offrendo al tempo stesso una soluzione adeguata per brevi periodi di lavoro.

Autore

Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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