Cassazione: periodo di comporto ampliabile da CCNL
Il 3 marzo 2025, la Corte di Cassazione ha emesso l’ordinanza n. 463/2025, con cui ha stabilito una rilevante interpretazione in tema di periodo di comporto e diritti del lavoratore. La sentenza ha confermato che il periodo di comporto per i lavoratori assenti per malattia di origine professionale può essere ampliato dalla contrattazione collettiva, in particolare nei contratti di categoria come quello dei metalmeccanici industria.
Periodo di comporto e diritto alla conservazione del posto di lavoro
Secondo la Cassazione, la norma prevista dal CCNL metalmeccanici industria stabilisce che un lavoratore assente per malattia di origine professionale ha diritto alla conservazione del posto di lavoro per un periodo pari a quello in cui riceve l’indennità assicurativa INAIL per inabilità temporanea. Questo periodo di conservazione del posto è coerente con i principi stabiliti dall’art. 2110 del Codice Civile, che regolamenta il licenziamento per malattia e infortunio.
La sentenza della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha ribadito che, durante il periodo di assenza per malattia di origine professionale, il lavoratore metalmeccanico non può essere licenziato finché percepisce l’indennità di inabilità temporanea. Tale indennità viene corrisposta dall’INAIL a prescindere dalla colpa imputabile al datore di lavoro o al lavoratore, in base alla conferma che la malattia o l’infortunio sia di origine professionale.
Questa decisione rafforza la tutela dei lavoratori, sottolineando come le normative contrattuali collettive possano ampliare i diritti previsti dalla legge, migliorando la protezione dei dipendenti in caso di malattia o infortunio sul lavoro.
Implicazioni per i lavoratori e i datori di lavoro
Con questa pronuncia, la Corte di Cassazione conferma che la contrattazione collettiva ha un ruolo fondamentale nell’estendere o modificare il periodo di comporto previsto dalla legge. I datori di lavoro devono, pertanto, tener conto delle disposizioni contrattuali applicabili, che possono prevedere condizioni più favorevoli per i lavoratori rispetto alla legge nazionale. Questo tipo di accordo è particolarmente rilevante per i settori dove le malattie professionali sono più frequenti, come nel caso dei metalmeccanici, dove il rischio di infortuni e malattie legate al lavoro è significativo.
Conclusioni
La sentenza della Corte di Cassazione rappresenta un’importante vittoria per i lavoratori, poiché estende la protezione in caso di malattia di origine professionale. Allo stesso tempo, ribadisce il valore delle contrattazioni collettive nel rafforzare i diritti dei dipendenti, in particolare nel settore metalmeccanico industria.
Autore
Rispondi
Solo registrati possono commentare.
0 Commenti
Non ci sono Commenti!
Si il primo a commentare commenta questo articolo!