Buoni Carburante come Fringe Benefit: Serve un Verbale o Basta una Ricevuta?

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Buoni Carburante come Fringe Benefit: Serve un Verbale o Basta una Ricevuta?

Per elargire una liberalità in buoni carburante è necessario un verbalino tra il datore di lavoro e lavoratore?

Sempre più aziende scelgono di offrire buoni carburante ai propri dipendenti come fringe benefit, un vantaggio che consente ai lavoratori di risparmiare sui costi di trasporto, migliorando così il loro benessere e la loro motivazione. Ma qual è la corretta procedura per l’erogazione di questi benefit? È necessario un verbale formale tra datore di lavoro e lavoratore, oppure è sufficiente una semplice ricevuta di consegna? Approfondiamo questo argomento per comprendere come gestire correttamente questo tipo di liberalità.

Cosa sono i buoni carburante come fringe benefit?

I buoni carburante rientrano nella categoria dei fringe benefit: agevolazioni che le aziende offrono per supportare i propri dipendenti nelle spese quotidiane. I buoni carburante rappresentano una forma di liberalità aggiuntiva alla retribuzione ordinaria e possono essere inclusi nei piani di welfare aziendale, contribuendo al benessere e alla soddisfazione del personale.

Questi benefit, compresi i buoni carburante, sono regolamentati da normative specifiche, che definiscono i requisiti necessari per la loro corretta distribuzione e documentazione. Rispetta le procedure per evitare contestazioni o sanzioni durante eventuali controlli fiscali.

Verbale o ricevuta: quale documentazione è necessaria?

Un dubbio comune riguarda la necessità di redigere un verbale tra datore di lavoro e dipendente per l’erogazione dei buoni carburante. In realtà, non è necessario un verbale formale: basta una ricevuta di consegna firmata dal lavoratore, che certifichi la ricezione del fringe benefit.

Questa ricevuta di consegna è sufficiente a comprovare l’avvenuta consegna dei buoni carburante, costituendo un documento valido e tracciabile, utile per dimostrare la corretta gestione del benefit.

La registrazione dei buoni carburante nel Libro Unico del Lavoro

Oltre alla ricevuta di consegna, è essenziale registrare questi buoni carburante nel Libro Unico del Lavoro (LUL), inserendoli come voce figurativa. Questo passaggio è fondamentale per garantire trasparenza e conformità con le normative italiane in materia di fringe benefit. La registrazione nel LUL permette all’azienda di tenere traccia di tutti i benefit elargiti e di evitare problematiche durante i controlli contabili o fiscali.

In sintesi, per distribuire buoni carburante come fringe benefit ai dipendenti non è necessario un verbale formale; è sufficiente una ricevuta di consegna firmata dal lavoratore. Inoltre, per rispettare le normative fiscali e contabili, i buoni devono essere registrati nel Libro Unico del Lavoro come voce figurativa. Adottando queste semplici misure, le aziende possono garantire una gestione sicura e conforme dei fringe benefit, offrendo un supporto concreto ai propri dipendenti.

Autore

Roberto Camera
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Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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