Aumentano i lavoratori stabili: fondamentale il ruolo delle Agenzie per il Lavoro

I numeri del rapporto Assolavoro Datalab evidenziano che il consolidamento dell'occupazione stabile passa e sta passando per il contributo sempre più strategico delle Apl

Aumentano i lavoratori stabili: fondamentale il ruolo delle Agenzie per il Lavoro

Il rapporto di Assolavoro Datalab ha analizzato lo scenario economico 2022 e le previsioni 2023, evidenziando i dati relativi all’occupazione, specie in relazione alla somministrazione di lavoro. In questo senso, il 2022 ha registrato un aumento del lavoro stabile (a dicembre 2022 i lavoratori a tempo indeterminato si sono attestati a 132mila unità, ossia +19,9% rispetto ai 111mila di gennaio 2022) anche grazie al ruolo delle Agenzie per il Lavoro.

Il 2023, per la somministrazione, si è aperto con una leggera flessione rispetto all’anno precedente (-2,7%), con una crescita però dei lavori somministrati a tempo indeterminato (saliti al 20,8%). La quota totale dei somministrati a tempo indeterminato sul totale dei lavoratori in somministrazione, a gennaio, è arrivata al 27,8%, contro il 22,3% della tendenza 2022.

Da questi numeri, analizzati anche nell’edizione odierna de “Il Sole 24 Ore”, si evince che il consolidamento dell’occupazione stabile passa e sta passando per il contributo sempre più strategico delle Apl, che filtrano domanda e offerta di lavoro migliorando il mismatch relativo.

Il rapporto di Assolavoro esamina anche il settore operativo dei lavoratori in somministrazione: oltre la metà di essi, nel 2022, risultava occupata tra gli artigiani, operai specializzati o nelle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi; la restante percentuale è rappresentata da figure meno specializzate e da professioni non qualificate.

Per quanto riguarda l’età dei somministrati, nel 2022 una buona percentuale è stata rappresentata da giovani (fascia 25-34 anni e 18-24 anni) e da over 50 (in crescita la fascia 55-74 anni).

Interessante notare, inoltre, che tra gli occupati tramite Agenzia il 55% abbia un titolo di studio secondario superiore e il 12,2% una laurea: un dato al di sopra dell’intero mercato del lavoro dipendente, dove la componente più qualificata non supera il 53%.

Autore

Federica Barbi
Federica Barbi 157 posts

Laureata in Lettere Moderne all’Università Federico II di Napoli, Giornalista e Social Media Manager. "Gioco" con le parole da tutta la vita. Ogni giorno provo ad usarle con armonia: “La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri”

Vedi tutti gli articoli di questo autore →