Agevolazioni contributive per assunzioni di under 36 e donne svantaggiate
Nel 2023 i datori di lavoro privati potranno usufruire di incentivi e agevolazioni in caso di assunzioni di giovani e donne svantaggiate
Agevolazioni per le nuove assunzioni e stabilizzazioni di giovani con meno di 36 anni d’età.
Nel 2023 i datori di lavoro privati potranno usufruire di un esonero contributivo del 100% dei contributi a carico del datore. Il tetto è fissato a 8.000 euro annui per 36 mesi, ma si estende a 48 mesi in caso di sede o unità produttiva in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Per quanto riguarda i lavoratori interessati, sono esclusi dirigenti, lavoratori intermittenti e domestici.
L’incentivo riprende il meccanismo introdotto nel 2018 dalla legge 205/2017, e prevede che la persona da assumere non abbia mai lavorato con un contratto stabile, tranne eventuali rapporti di apprendistato con datori diversi da quello che ricorre all’assunzione, non conclusisi con il mantenimento in servizio. L’incentivo sarà concesso solo previa autorizzazione della Ue.
Agevolazioni donne svantaggiate
Per tutto il 2023, inoltre, è stata prorogata l’agevolazione contributiva ai datori che assumono donne svantaggiate dal punto di vista occupazionale (legge 92/2012). L’importante è che abbiano almeno 50 anni, siano disoccupate da 12 mesi, siano residenti in regioni ammissibili ai fondi strutturali Ue, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; che svolgano professioni o attività in settori con un’importante disparità occupazionale di genere e senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi o prive di un impiego regolarmente retribuito da 24 mesi. Le modalità dell’agevolazione sono le medesime che interessano le nuove assunzioni di under 36. Anche in questo caso l’incentivo deve essere approvato dalla Commissione Ue.
Autore
Rispondi
Solo registrati possono commentare.
0 Commenti
Non ci sono Commenti!
Si il primo a commentare commenta questo articolo!