Agenzie per il lavoro, un piano per formare i profughi ucraini

Assolavoro ha annunciato un piano di sostegno delle Agenzie per il Lavoro rivolto ai profughi ucraini in arrivo in Italia

Agenzie per il lavoro, un piano per formare i profughi ucraini

Colloqui personalizzati, corsi di lingua e professionali, concrete possibilità occupazionali. Il mondo delle Agenzie per il lavoro si mobilita per aiutare i profughi ucraini in fuga dalla guerra. Si stima che in Italia arriveranno tra gli 800mila e il milione di persone: prima donne e bambini, poi si aggiungeranno anche gli uomini. Un sostegno, quello che dovrà essere offerto, che non può essere soltanto di accoglienza, ma che deve puntare all’inserimento a più livelli nella nostra società. “Questo è l’impegno di solidarietà attiva che vogliamo mettere in campo per chi è costretto a fuggire dalla guerra e per chi, già da tempo nel nostro Paese, partecipa alla nostra crescita economica e sociale”– ha spiegato il Presidente di Assolavoro, Alessandro Ramazza, ai microfoni de “L’Avvenire”.

Gli ucraini in somministrazione

Attualmente, la presenza straniera tra i prestatori d’opera in somministrazione è molto alta: si tratta di un quarto del totale. E di questa fetta, sono circa 4mila gli ucraini impiegati in servizi di ristorazione, sanità e attività di cura. A seguito dell’invasione dell’Ucraina, Assolavoro ha da subito manifestato all’Ambasciatore ucraino in Italia la sua piena disponibilità a favorire attività concrete di sostegno, formazione e inserimento lavorativo agli ucraini già presenti sul territorio e a quelli che arriveranno. Attraverso l’Ente bilaterale Ebitemp si studiano forme di supporto economico per i lavoratori di nazionalità ucraina impiegati in somministrazione nel nostro Paese, per venire incontro alle loro preoccupazioni riguardo i familiari in Ucraina vittime dei bombardamenti.

La strategia di sostegno

Assolavoro, associazione che raggruppa gran parte delle Agenzie per il lavoro, ha già avviato le interlocuzioni con il Ministero del Lavoro per comunicare il proprio sostegno. Dopo la prima fase di accoglienza nel nostro Paese, le Agenzie per il lavoro realizzeranno una mappatura dell’offerta e delle opportunità, delineeranno i profili professionali potenziali dei profughi ucraini e individueranno per ciascuno le diverse esigenze formative. Saranno effettuati corsi di lingua, corsi di formazione e tanti colloqui di orientamento. Grazie al supporto di Formatemp, l’altro Ente bilaterale di settore, le Agenzie per il lavoro contano di poter garantire formazione base ad almeno 50mila profughi ucraini.

Autore

Federica Barbi
Federica Barbi 157 posts

Laureata in Lettere Moderne all’Università Federico II di Napoli, Giornalista e Social Media Manager. "Gioco" con le parole da tutta la vita. Ogni giorno provo ad usarle con armonia: “La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri”

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