Licenziamento illegittimo: si può denunciare all’Ispettorato del Lavoro?
Roberto Camera risponde alle domande degli utenti
Può essere inviata all’Ispettorato del lavoro una denuncia per contestare un licenziamento illegittimo?
La risposta è no: l’Ispettorato del Lavoro non ha competenza in materia di licenziamenti individuali. Questo ente si occupa principalmente di vigilanza sul rispetto delle norme lavorative, come la sicurezza sul lavoro, i contratti e la regolarità contributiva, ma non ha il potere di dichiarare un licenziamento illegittimo o di annullarlo.
Come impugnare un licenziamento illegittimo?
Se un lavoratore ritiene di essere stato licenziato ingiustamente, deve seguire una specifica procedura per contestare il provvedimento:
Comunicazione scritta al datore di lavoro
- Il lavoratore deve impugnare il licenziamento entro 60 giorni dalla data in cui lo ha ricevuto;
- La contestazione deve avvenire in forma scritta (raccomandata A/R o PEC) per avere validità legale.
Ricorso al Tribunale del Lavoro o tentativo di conciliazione, dopo l’impugnazione scritta, il lavoratore ha 180 giorni di tempo per:
- Depositare il ricorso presso il Tribunale del Lavoro;
- Presentare una richiesta di tentativo di conciliazione, ai sensi dell’articolo 410 del Codice di Procedura Civile, presso una delle sedi protette previste dall’art. 2113 del Codice Civile.
Cosa succede se non si rispettano i termini?
Se il lavoratore non rispetta i termini previsti dalla legge (60 giorni per l’impugnazione e 180 giorni per il ricorso o la conciliazione), perde il diritto di contestare il licenziamento, che diventa definitivo.
Il licenziamento ritenuto illegittimo non può essere contestato tramite l’Ispettorato del Lavoro, ma deve essere impugnato con una procedura legale ben definita. È fondamentale agire tempestivamente e, se necessario, rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro per tutelare al meglio i propri diritti.
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