Chi sono i lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati?
Roberto Camera risponde alle domande degli utenti
Chi sono i cd. “Lavoratori svantaggiati” e “molto svantaggiati”?
I lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati sono categorie individuate dal Decreto del Ministero del Lavoro del 17 ottobre 2017. La distinzione è importante ai fini delle politiche attive del lavoro e degli incentivi all’occupazione.
Lavoratori svantaggiati
Rientrano in questa categoria, lavoratori svantaggiati, sono coloro per i quali ricorra, in via alternativa, una delle seguenti condizioni:
- Sono privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
- Abbiano un’età compresa tra i 15 e i 24 anni;
- Non possiedano un diploma di scuola media superiore o professionale (livello ISCED 3) o abbiano completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non abbiano ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito;
- Abbiano superato i 50 anni di età;
- Siano adulti che vivono soli con una o più persone a carico;
- Siano occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo – donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;
- Appartengano a una minoranza etnica di uno Stato membro UE e abbiano la necessità di migliorare la propria formazione linguistica e professionale o la propria esperienza lavorativa per aumentare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile.
Lavoratori molto svantaggiati
Questa categoria include coloro che sono:
- Privi da almeno 24 mesi di un impiego regolarmente retribuito.
- Privi da almeno 12 mesi di un impiego regolarmente retribuito e appartengono a una delle categorie indicate dalle lettere da 2) a 7).
Questa distinzione è fondamentale per accedere a agevolazioni contributive e misure di sostegno all’occupazione.
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