Aumentano i contratti stabili nel settore della somministrazione
Un nuovo scenario per il lavoro in Italia
Il mercato del lavoro in Italia sta attraversando una trasformazione significativa, con un netto aumento dei contratti a tempo indeterminato nel settore della somministrazione. Secondo i dati più recenti dell’Osservatorio Datalab di Assolavoro, questa tendenza riflette un’evoluzione delle esigenze aziendali e delle preferenze dei lavoratori.
Contratti a tempo indeterminato in crescita
Lo studio rivela che i lavoratori somministrati con contratti stabili hanno raggiunto un nuovo picco a giugno 2024, superando quota 147 mila unità, con un incremento annuo del 4%. Il trend è confermato anche nel confronto tra il primo semestre del 2024 e lo stesso periodo del 2023, con un aumento del 4,5%.
Al contrario, i contratti a tempo determinato hanno registrato un calo del 6,8%, portando a una riduzione complessiva del numero di lavoratori somministrati, che si attestano a 479 mila unità (-3%).
Retribuzioni e ore lavorate in aumento
L’analisi mostra una leggera diminuzione delle ore lavorate complessive (-1,2%), ma questo dato suggerisce un impiego più intenso per ciascun lavoratore. Parallelamente, la retribuzione media ha segnato un aumento dell’1,9%, con una paga oraria media salita a 13,2 euro, rispetto ai 12,8 euro del primo semestre 2023.
La domanda di profili qualificati
La crescita dei contratti stabili riflette un orientamento verso figure professionali più qualificate e con retribuzioni più alte. Questo cambiamento è strettamente legato al disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, un problema che sta spingendo le aziende a investire su competenze più elevate.
Focus sui giovani e sui lavoratori stranieri
Un dato particolarmente positivo riguarda la presenza giovanile nel settore: il 52,8% dei lavoratori somministrati ha meno di 35 anni. Questo è un segnale incoraggiante in un contesto in cui l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro italiano è spesso difficoltoso.
Inoltre, aumenta la quota di lavoratori stranieri, che nel primo semestre del 2024 rappresentano il 31,3% del totale, contro il 30,5% dello stesso periodo del 2023.
I settori trainanti
Tra i principali ambiti di impiego dei lavoratori somministrati troviamo:
- Informatica e servizi alle imprese (14,5%)
- Pubblica amministrazione, istruzione e sanità (9,3%)
- Industria dei metalli (8,8%)
- Commercio al dettaglio (8,7%)
- Industria alimentare (5,5%)
Altri settori rilevanti includono l’industria meccanica (5,4%), i trasporti (5,1%) e il comparto alberghiero e della ristorazione (4,9%).
Uno sguardo al futuro
I dati dell’Osservatorio Datalab di Assolavoro indicano una chiara direzione per il mercato del lavoro italiano. La crescita dei contratti a tempo indeterminato e il maggiore impiego di profili qualificati potrebbero rappresentare una risposta alla crescente competizione globale e alla necessità di attrarre talenti.
In un contesto economico sempre più dinamico, investire sulle competenze e sulla stabilità lavorativa si rivela una strategia vincente, sia per le aziende che per i lavoratori.
Fonte: La Repubblica
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