Quali aziende rientrano nella definizione di impresa unica per il calcolo del massimale delle agevolazioni che una azienda può richiedere allo Stato?

Il Regolamento UE 2023/2831 stabilisce criteri precisi per definire quali aziende siano considerate parte di un’impresa unica ai fini del calcolo del massimale delle agevolazioni statali. Questa classificazione è cruciale per determinare il limite di aiuti che un’azienda può richiedere o ottenere.

Secondo l’articolo 2, comma 2, del Regolamento, un gruppo di imprese rientra nella definizione di impresa unica se tra loro esistono determinate relazioni di controllo o influenza. Questi rapporti includono:

• Maggioranza dei diritti di voto: un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;
• Controllo del Consiglio di Amministrazione: un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del Consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;
• Influenza dominante attraverso contratti: un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;
• Controllo dei diritti di voto in virtù di accordi: un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.

Le imprese che soddisfano uno di questi criteri, anche attraverso altre società intermediarie, sono considerate parte di un’unica entità economica. Questo ha un impatto diretto sul calcolo delle agevolazioni che un’azienda può richiedere allo Stato, poiché il massimale non viene più calcolato su base individuale, ma sull’insieme delle entità che formano l’impresa unica.