Al rientro dalla maternità, la sostituzione deve necessariamente cessare?

Al rientro dalla maternità, la sostituzione deve necessariamente cessare?

Ho un quesito sui contatti a termine per la sostituzione di un lavoratore: nel contratto collettivo il periodo di affiancamento non è previsto al rientro dalla maternità ma solo prima. In caso di rientro della dipendente, quella assunta in sostituzione deve cessare per forza? posso continuare per un periodo di affiancamento?

Ritengo che qualora il “passaggio consegne”, post rientro del sostituito, non sia supportato da una disposizione del Ccnl, la cosa da fare è utilizzare la cd. “prosecuzione di fatto” che da la possibilità di proseguire, senza alcuna formalità, oltre il termine comunicato al Centro per l’Impiego. Si parla di:
*   30 giorni se il contratto scaduto era di massimo 6 mesi
*   50 giorni se il contratto scaduto era superiore ai 6 mesi
La “prosecuzione di fatto” non è una proroga e prevede:
*   una retribuzione maggiorata del 20% dal 1° al 10° giorno e del 40% dal 11° al 50° giorno
*   una registrazione nel LUL

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Autore

Roberto Camera
Roberto Camera 529 posts

Esperto di Diritto del Lavoro e relatore in convegni sulla gestione del personale. Ha creato, ed attualmente cura, il sito internet http://www.dottrinalavoro.it in materia di lavoro. (*Le considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell’autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione di appartenenza)

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